L'EHL di Losanna ha fatto il punto della situazione una volta terminata la quarantena imposta ai suoi 2'500 studenti.
Dei ventuno casi ancora attivi, uno studente si trova nel suo alloggio a scuola, gli altri sono in isolamento a casa loro.
LOSANNA - Al termine della quarantena imposta ai suoi 2'500 allievi, la Scuola alberghiera di Losanna (EHL) ha fatto oggi il punto della situazione sulle persone toccate dall'epidemia: complessivamente sono stati registrati 28 casi di coronavirus e sette studenti sono stati dichiarati «guariti» dall'Ufficio del medico cantonale vodese.
Attualmente «21 sono tuttora positivi, di cui uno solo si trova nel suo alloggio sul sito della scuola. Gli altri sono in isolamento a casa loro», ha dichiarato il responsabile del marketing e delle risorse umane dell'EHL, intervistato al telegiornale "12.30" della televisione romanda RTS.
Presso la scuola alberghiera, 67 studenti vivevano all'interno del campus ed erano in quarantena. «Si è dovuto attuare una logistica particolare affinché gli allievi potessero recuperare i pasti e nutrirsi senza uscire dalla loro stanza», ha aggiunto. Inoltre, stando al responsabile delle risorse umane, «sui 2'500 studenti, il 90% non approva» l'organizzazione di una o più feste all'origine del diffondersi del contagio.
Il 16 settembre scorso, alla vigilia della chiusura delle discoteche vodesi decisa dalle autorità cantonali, una serata organizzata da studenti al locale D!Club di Losanna aveva provocato un focolaio d'infezione al coronavirus. Undici persone erano state testate positive. I tre quarti degli effettivi dell'EHL, ovvero 2'500 studenti, erano stati posti in quarantena fino a martedì scorso.
Le autorità vodesi avevano sottolineato che l'organizzazione di una festa pubblica o privata richiede non solo il rigoroso rispetto delle norme sanitarie, ma anche l'atteggiamento responsabile di ogni partecipante (distanziamento sociale, tracciamento delle informazioni, ecc).