Le risposte ai principali interrogativi sui prodotti che promettono di sconfiggere il coronavirus
Nel frattempo il Regno Unito ha annunciato l'approvazione del vaccino e la distribuzione già a partire dalla prossima settimana
BERNA - Dai primi mesi di quest'anno il mondo intero è nella morsa della pandemia. E per ora nella lotta contro il coronavirus si può fare affidamento soltanto su provvedimenti politici e sulla responsabilità individuale. Ma presto saranno disponibili anche i primi vaccini. Sono infatti stati fatti passi da gigante, che in pochi mesi hanno permesso lo sviluppo di diversi prodotti che promettono un'efficacia superiore al 90%. Ecco le risposte ai principali dubbi sul vaccino.
Il vaccino quando arriverà in Svizzera?
La fornitura comincerà nei primi mesi del 2021, verosimilmente verso la fine di gennaio, come ha di recente spiegato il consigliere federale Alain Berset. La Svizzera sarà rifornita in contemporanea con l'Unione europea e il Canada.
Quante dosi saranno disponibili nel nostro paese?
Sinora la Confederazione ha riservato circa 13 milioni di dosi presso diversi fornitori. Non saranno tutte disponibili subito, ma verrano fornite a tappe. Questo per garantire a più paesi l'accesso al prodotto.
La Confederazione presso quali produttori ha riservato le dosi?
Secondo quanto indicato dal Consiglio federale nelle scorse settimane, la Svizzera ha stretto accordi con Moderna (4,5 milioni di dosi) e con AstraZeneca (5,3 milioni). Inoltre, altre 3,2 milioni di dosi arriveranno attraverso Covax, un programma per l'approvvigionamento a livello globale. Trattative sono inoltre in corso anche con Pfizer/BioNTech.
Quanto ci costerà?
Sinora il Consiglio federale ha approvato un credito complessivo di 400 milioni di franchi per l'acquisto di vaccini. Per il cittadino il prodotto sarà gratuito, come annunciato nei giorni scorsi dal consigliere federale Berset: «L'obiettivo è la completa gratuità». Quindi senza franchigia e tantomeno partecipazione ai costi della cassa malati.
Il vaccino lo potranno fare tutti?
Per ogni persona sarà necessaria la somministrazione di due dosi. L'Ufficio federale della sanità sta elaborando la strategia per la distribuzione. L'obiettivo principale, come spiegato da Christoph Berger (presidente della Commissione federale per le vaccinazioni) è di fornire il vaccino innanzitutto alle persone a rischio e agli operatori sanitari. Ci saranno comunque dosi a sufficienza per tutta la popolazione.
È pericoloso?
La Confederazione mira a garantire un accesso rapido a un vaccino «sicuro ed efficace». Il prodotto viene sottoposto alla consueta procedura di verifica per l'approvazione di un medicamento. Swissmedic rilascerà l'omologazione per l'immissione in commercio in Svizzera se saranno confermati efficacia, sicurezza e qualità. Martedì il responsabile delle autorizzazioni presso Swissmedic ha affermato che al momento nessuno dei tre vaccini previsti è prossimo all'approvazione.
Il vaccino ci permetterà di sconfiggere il virus?
Le autorità sanitarie federali ritengono che il vaccino potrà avere un effetto stabilizzante se almeno il 60% della popolazione se lo farà somministrare.
Sarà obbligatorio?
Non è prevista l'introduzione di un obbligo di vaccinazione. «Ognuno dovrà decidere autonomamente se farlo o meno» ha detto di recente il ministro della sanità Berset. Non è comunque escluso un obbligo per determinate persone.
Come avverrà la distribuzione?
In Svizzera, la distribuzione del vaccino ai Cantoni sarà affidato all'esercito. I singoli Cantoni dovranno poi organizzare la vaccinazione della popolazione, per esempio allestendo dei centri di vaccinazione provvisori.
Dove è già disponibile il vaccino?
La prossima settimana la distribuzione di un vaccino inizierà nel Regno Unito. Si tratta infatti del primo paese al mondo che ne ha approvato l'uso. Il prodotto autorizzato è quello di Pfizer/BioNTech.