Una ventina di denunce raccolte dal movimento Polyquity. Il Politecnico federale: «Le prendiamo sul serio»
LOSANNA - Un'onda #MeToo comincia a dilagare nel Politecnico federale di Losanna (EPFL). Studenti denunciano in un video casi di molestie sessuali, sessismo e omofobia. Numerose altre testimonianze sono state raccolte e diffuse sulle reti sociali.
Tale movimento, rivelato ieri da Le Temps e dalla radiotelevisione romanda RTS, si è cristallizzato attorno a un video di una decina di minuti pubblicato nello stesso giorno anche sull'account Instagram Polyquity. Questa commissione dell'Associazione studentesca AGEpoly dell'EPFL, che promuove l'uguaglianza di genere nel campus attraverso il suo progetto #PayeTonEPFL, ha raccolto le testimonianze di quattro studentesse e di uno studente.
Tutti rivelano esperienze di molestia sessuale, sessismo, gesti inopportuni, minacce e omofobia. Polyquity spera così di attirare l'attenzione della direzione dell'EPFL su questi atti e parole discriminatorie. La maggior parte delle testimonianze sono state raccolte dall'estate scorsa.
«Tutte le ragazze hanno storie da raccontare ed è giunto il momento che le persone si rendano conto dell'ampiezza del fenomeno» ha detto ieri la presidente di Polyquity, Marijn Van Der Meer, sulla RTS alla trasmissione Forum. «Abbiamo già raccolto una ventina di testimonianze fino ad oggi (ieri, ndr) e dalla pubblicazione del video, ne sono arrivate altre 20. Spero che questo sia uno shock», ha detto.
«Occorre che la direzione dell'EPFL reagisca e adotti misure immediate. Abbiamo constatato che finora nessuno osava lamentarsi o sapeva a chi rivolgersi per avere aiuto», ha aggiunto. Polyquity raccoglie testimonianze sul suo sito internet, per posta elettronica, sui conti Instagram e Facebook.
Da parte sua la direzione dell'EPFL afferma di aver sostenuto la strada intrapresa dalla commissione studentesca fin dall'inizio. Denuncia «comportamenti scioccanti» e «condanna qualsiasi tipo di molestia sessuale e di sessismo», ha dichiarato a Keystone-ATS la portavoce dell'istituzione Corinne Feuz. Il Politecnico condivide le testimonianze anche sui propri canali di comunicazione.
Feuz precisa che in seno all'EPFL esiste già un dispositivo per ascoltare gli studenti e registrare denunce: sia all'interno con la Cellula Rispetto e il Servizio degli affari studenteschi, sia all'esterno con una persona di fiducia indipendente, mediatrice e che gestisce i conflitti.
«In un campus di 17'000 persone, abbiamo ricevuto pochissime denunce: tra il 2009 e 2017, ne sono state presentate quattro per molestie sessuali», ha affermato la portavoce dell'EPFL.
L'istituzione ha detto di voler «agire congiuntamente» con Polyquity in questa lotta. Feuz ricorda inoltre per l'inizio dell'anno prossimo è stato creato un posto di vicepresidente dell'EPFL per la diversità e sostenibilità che permetterà in particolare di «gestire tutto questo».