Il fatto che le nuove misure non prevedano limitazioni di capacità soddisfa i comprensori.
Preoccupa però la mancanza di turisti stranieri a causa delle restrizioni di viaggio per chi proviene dall'estero.
ZURIGO - Alcune località turistiche tirano un respiro di sollievo dopo la decisione del Consiglio federale di non limitare le capacità nei comprensori sciistici.
«Molte misure, che vanno anche oltre i requisiti del governo federale, sono già state attuate dalle aziende o stanno per esserlo. Per quanto riguarda le altre, ci metteremo subito al lavoro», ha assicurato la Engelberg-Titlis Tourismus AG all'agenzia di stampa AWP. Un "responsabile Covid" sarà incaricato di garantire che vengano attuate in modo rapido ed efficiente.
L'impatto finanziario della decisione odierna è ancora difficile da stimare, ha aggiunto la società. «Siamo lieti di poter svolgere la stagione invernale anche con le ultime restrizioni e ci aspettiamo un risultato buono o addirittura molto buono. Finora sono giunte prenotazioni quasi unicamente dalla Svizzera, ma sono a buon livello per le vacanze di Natale». Non è affatto sorprendente che nella situazione attuale quasi nessun ospite straniero abbia prenotato, aggiunge la società.
Anche l'organizzazione turistica Engadina St. Moritz si rallegra del fatto che il nuovo pacchetto di misure del governo non preveda alcuna limitazione di capacità per i comprensori sciistici. «Limitare la capacità a due terzi sugli impianti di risalita chiusi è l'opzione migliore perché mette al primo posto la sicurezza degli ospiti», ha detto ad AWP.
Le restrizioni di viaggio per gli ospiti provenienti dai paesi confinanti fanno invece storcere il naso in Engadina. La mancanza di turisti stranieri è un duro colpo, che difficilmente sarà compensato dall'alto volume di turisti svizzeri, scrive l'azienda.