Le app per incontri spopolano sugli smartphone. Ma senza mettere a repentaglio i rapporti a lunga durata
È quanto emerge da uno studio condotto dall'Università di Ginevra
GINEVRA - La ricerca di un partner passa sempre più spesso dallo smartphone. Con la popolarità delle app per incontri come Tinder o Grindr è infatti sufficiente sfiorare lo schermo per esprimere la propria preferenza... in attesa di una corrispondenza.
Ma a differenza dei classici siti web per incontri (che richiamano soprattutto l'interesse degli over 40 o di persone divorziate), le app (più in voga anche tra i giovani) si basano principalmente sulla valutazione dell'aspetto fisico degli altri utenti. Una situazione, questa, che si teme mettano a repentaglio i rapporti a lunga durata.
Eppure la situazione sarebbe ben diversa, come rivela uno studio condotto dall'Università di Ginevra e pubblicato sulla rivista scientifica Plos One. Le coppie che si sono formate grazie a un'app d'incontri sarebbero infatti maggiormente inclini alla convivenza. Inoltre, le donne che trovano un partner in questo modo avrebbero un maggior desiderio di avere dei figli.
E gli “incontri” via smartphone darebbero inoltre vita a coppie più diversificate dal punto di vista educativo e geografico.
«Internet sta profondamente trasformando la dinamica degli incontri tra le persone» afferma Gina Potarca, ricercatrice presso l'Istituto di demografia e di socioeconomia dell'Università di Ginevra. Si hanno molte più opportunità d'incontro con uno sforzo minimo.
La ricerca - che si basa su oltre 3'300 persone che nel 2018 avevano una relazione - mostra, come detto, che anche a seguito degli incontri via smartphone, il matrimonio resta un obiettivo importante. E non solo: le persone che si sono trovate in questo modo, si dicono soddisfatte della loro vita e della qualità del loro rapporto. Una soddisfazione che sarebbe allo stesso livello di quello delle coppie formatesi nel mondo reale.