Dal 31 dicembre verrà colmata una lacuna che ha fatto molto discutere negli anni.
Il dibattito sull'argomento era divampato con un dirottamento avvenuto nel 2014 in un frangente in cui le forze aeree elvetiche non erano operative.
BERNA - Una lacuna che ha fatto molto discutere negli ultimi anni viene colmata: dal 31 dicembre due aerei da combattimento saranno pronti all'impiego in Svizzera 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno. A renderlo noto è l'Aggruppamento Difesa, tramite un comunicato odierno.
Nel 2015 le forze armate erano ancora pronte all'intervento solamente negli orari d'ufficio, una situazione che è poi gradualmente cambiata. Ora il progetto, chiamato Polizia aerea 24 (PA24), viene portato a termine con successo.
Un dibattito sull'argomento si era scatenato a causa di un dirottamento avvenuto nel 2014. In quell'occasione le forze aeree elvetiche non erano operative e il velivolo - un Boeing 767-300 della Ethiopian Airlines - era stato scortato fino a Ginevra prima da due caccia Eurofighter dell'aviazione militare italiana e poi da due Mirage 2000 francesi.
Ora due F/A-18 armati saranno pronti in maniera permanente, in particolare per le cosiddette "hot mission" e "live mission". Le prime sono impieghi di pronto intervento causati dalla presenza di velivoli che violano la sovranità sullo spazio aereo svizzero. Le seconde sono invece controlli a campione.
Sede a Payerne
La sede principale del servizio di polizia aerea permanente, che con l'attuazione del progetto PA24 sarà denominato "Quick Reaction Alert (QRA)", è l'aerodromo militare di Payerne (VD). In alternativa, i velivoli potranno partire anche da Emmen (LU) o Meiringen (BE). Visto che anche il personale tecnico (come i meccanici) è a disposizione 24 ore su 24 per la prontezza d'allarme, sarà possibile svolgere ulteriori lavori di manutenzione alla flotta di F/A-18.
Per l'ampliamento completo della prontezza si sono resi necessari circa 100 posti di lavoro supplementari presso le Forze aeree, la Base logistica dell'esercito e la Base d'aiuto alla condotta. I costi aggiuntivi si aggirano attorno ai 30 milioni di franchi all'anno.