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SVIZZERA / UNIONE EUROPEAAccordo quadro: «È inconcepibile concedere alla Svizzera un'eccezione»

07.02.21 - 09:13
Per l'ambasciatore Ue a Berna, il tempo delle trattative è finito. Possibili «garanzie» sulla protezione dei salari.
Keystone
L'ambasciatore Ue Petros Mavromichalis con lo sfondo di Palazzo federale
L'ambasciatore Ue Petros Mavromichalis con lo sfondo di Palazzo federale
Fonte Ats
Accordo quadro: «È inconcepibile concedere alla Svizzera un'eccezione»
Per l'ambasciatore Ue a Berna, il tempo delle trattative è finito. Possibili «garanzie» sulla protezione dei salari.

BERNA / BRUXELLES - La conclusione dei colloqui su un accordo quadro istituzionale tra Berna e Bruxelles è possibile nelle prossime settimane, afferma l'ambasciatore dell'Ue in Svizzera. Non ci sarà però alcuna riapertura dei dossier controversi, dice Petros Mavromichalis in un'intervista pubblicata oggi dal SonntagsBlick.

Il diplomatico è convinto che «con un po' di buona volontà da ambo le parti» una soluzione dovrebbe essere possibile in poco tempo. «Dove c'è spazio per l'interpretazione, daremo volentieri una mano per chiarimenti», spiega. Però «c'è una cosa che non faremo: riaprire i dossier contestati». Le trattative sono finite, sottolinea il 56enne.

Per quanto concerne la Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE), il cui ruolo all'interno dell'accordo quadro è stato molto criticato in Svizzera, non c'è spazio per i negoziati, dichiara il diplomatico. «Per l'Ue, il ruolo della CGUE non è più motivo di discussione. È inconcepibile concedere alla Svizzera un'eccezione nell'interpretazione del diritto dell'Unione. Il principio dell'unità del diritto comunitario nel mercato interno è inviolabile», insiste Mavromichalis. Dopo tutto, l'Ue non sta obbligando nessuno a partecipare al suo mercato interno, aggiunge il cittadino greco.

Per quanto riguarda la protezione dei salari, Bruxelles è disposta a «offrire garanzie». Ma non tornerà su punti come la regola degli otto giorni, dove i compromessi sono già stati trovati, dice. «Accettiamo un periodo di notifica anticipata di quattro giorni per le aziende dell'UE».

Il fallimento? Una «grande delusione» - Un fallimento dell'accordo quadro istituzionale sarebbe una «grande delusione» per Mavromichalis. L'Ue e la Svizzera rimarrebbero nella situazione attuale. Non ci saranno nuovi accordi di accesso al mercato e quelli esistenti non saranno aggiornati, dice l'ambasciatore dell'Ue.

Nel 2018, il Consiglio federale ha negoziato un accordo quadro con l'Ue per regolare l'adozione del nuovo diritto comunitario e la gestione delle controversie. Oggi, le relazioni tra Berna e Bruxelles sono regolate da una ventina di accordi bilaterali fondamentali e più di 100 altri trattati. Il Consiglio federale non ha finora firmato l'accordo a causa dei punti controversi e delle resistenze in parlamento.

Colloqui di chiarificazione sono iniziati proprio questa settimana a Bruxelles. Le discussioni concernono tre punti particolarmente contestati in Svizzera: le misure di accompagnamento, la cittadinanza europea e gli aiuti di Stato.

In un'intervista concessa ieri alla Neue Zürcher Zeitung, l'ex presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, aveva sostenuto che, nelle trattative, la Svizzera avesse «sottovalutato» la coesione dell'Ue.
 
 

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COMMENTI
 

Volpino. 3 anni fa su tio
Tutto da cestinare perché non ce l'abbiamo di bisogno.

Elveg 3 anni fa su tio
Non caliamo le braghe per l’ennesima!!!!

Wunder-Baum 3 anni fa su tio
Mi spiace, ma un accordo *deve* poter essere rinegoziato. Troppo facile affermare che è inconcepibile, direi invece proprio il contrario. Forza, non facciamoci intimidire !

Equalizer 3 anni fa su tio
Mai dipendenti da una giustizia di uno stato terzo, diventeremmo come l'India verso gli UK nel 1930. Mai!

Volpino. 3 anni fa su tio
Ma li volete sbloccare i commenti o no?

Biaggi 3 anni fa su tio
Ahahahah buona domenica EU

joe69 3 anni fa su tio
Ma per favore.... prendiamoci il tempo che ci vuole e cerchiamo di nn genufletterci al UE, anche se con Cassis sarà dura....

Tato50 3 anni fa su tio
Quindi eliminiamo il Tribunale Federale, ultima istanza, perché poi quello di Strasburgo va contro le decisioni del succitato. Il caso dell'accattonaggio di Ginevra è lampante; a quella tipa gli hanno pure riconosciuto i danni morali e diversi Cantoni stanno cambiando la legge che non permette questo tipo di "attività" ;-(( Bèla roba ;-(((

volabas56 3 anni fa su tio
Un altro balivo, che vive sulle spalle dei cittadini europei. Come del resto tutta la masnada di diplomatici che stanno a Bruxelles

Capra 3 anni fa su tio
Juncker detto Merlot ..la coesione ue? Difatti Gb via !

Capra 3 anni fa su tio
Juncker....detto Merlot

Volpino. 3 anni fa su tio
La maggioranza in parlamento ci sta solo con la Corte di giustizia degli Stati dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA) per le divergenze anche perché all'epoca Cassis aveva promesso la sovranità. Junker si conceda un drink e si dia una calmata visto che ormai è solo l'ex presidente della Commissione. Quel "accordo quadro" così com'è non rispetta per nulla la volontà del popolo sovrano ma costituisce un ricatto inaccettabile non degno di una firma.

streciadalbüter 3 anni fa su tio
E`giunta l`ora di mandare a quel paese l`unione europea e tutti i suoi burocrati ricattatori.

pontsort 3 anni fa su tio
Vorrà dire che ne faremo a meno
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