L'economia continua ad attaccare. E vuole la fine del parziale lockdown al più presto
L'UFSP resta sulla sua linea: «Tutti vaccinati entro l'estate». Ma per gli esperti è «irrealistico».
BERNA - Domenica 7 febbraio (ultimo dato disponibile) la Svizzera aveva ricevuto 790'425 dosi di vaccino. È stato detto più volte: i ritardi nella fornitura dei preparati hanno forzatamente modificato le tempistiche della campagna di vaccinazione. Ma l'UFSP non molla: «A marzo, questi ritardi saranno compensati - ci ha spiegato la portavoce negli scorsi giorni -. L'obiettivo rimane di avere tutti coloro che lo desiderano vaccinati entro l'estate». Ma per Rudolf Hauri, presidente dell'Associazione dei medici cantonali, «non è realistico».
Anche il medico cantonale di Basilea, Thomas Steffen, è dello stesso avviso: «All'inizio si pensava che entro fine febbraio tutti gli anziani avrebbero ricevuto la loro dose. Ma presumo che non sarà così fino in aprile, anche se al momento non è possibile fare previsioni affidabili». Ma per Steffen, per allentare le misure anti Covid-19 attualmente in atto, bisognerebbe essere sicuri di avere vaccinato gli ospiti delle case anziani, gli over 75 e chi soffre di gravi malattie croniche. Considerando pure le "nuove varianti", un completo allentamento «non arriverà prima di maggio». Per il dottor Hauri, però, «non ha senso lasciarsi travolgere dalla frustrazione, quanto cercare il modo di ottenere più dosi».
Ma per l'economista dell'Università di Lucerna, Stefan Boes, questi ritardi sono catastrofici se visti in una prospettiva macroeconomica: il lockdown costa alla Svizzera 110 milioni di franchi al giorno. Che potrebbero essere risparmiati con una normalizzazione della situazione grazie ai vaccini. «La cifra aumenta con il protrarsi nel tempo, perché devono essere considerati anche i costi strutturali, come l'incremento della disoccupazione, le spese nel settore dell'istruzione e della salute».
Per il direttore dell'USAM, Hans-Ulrich Bigler, «il ritardo nella campagna di vaccinazione è l'ennesimo flop del consigliere federale Alain Berset».