Del materiale sanitario acquistato dalla Farmacia dell'esercito, ne è stato utilizzato meno del previsto
BERNA - Nei magazzini dell'esercito c'è troppo materiale medico. E una parte sta per arrivare alla data di scadenza. Ecco quindi che ora la Confederazione intende venderlo a prezzi fortemente ridotti, in modo che possa essere impiegato a favore della popolazione.
Il materiale è stato acquistato dalla fine di marzo 2020, nella lotta contro la pandemia di coronavirus, così come prescritto dall'Ufficio federale della sanità pubblica. Ma il consumo da parte della sanità pubblica svizzera è stato inferiore a quanto si temeva in origine, per cui entro la fine del 2022 soprattutto alcune partite di mascherine igieniche, FFP2/FFP3 e disinfettanti raggiungeranno la data di scadenza.
Come annunciato in occasione della conferenza per i media della Farmacia dell’esercito tenutasi l’11 febbraio, nel limite del possibile non si dovranno eliminare mascherine: sarà avviata una commercializzazione diretta da parte della Confederazione secondo l’articolo 17 dell’ordinanza 3 Covid-19. La vendita si indirizza esclusivamente ai Cantoni, ai Comuni e agli istituti sanitari.
In questi giorni la Farmacia dell’esercito ha inviato una relativa offerta ai Cantoni e ai Comuni, tramite l’Associazione dei Comuni Svizzeri. Gli istituti sanitari ricevono l’informazione per il tramite dei Comuni e/o delle associazioni cantonali dei settori interessati (H+, CURAVIVA, servizi per l’assistenza e la cura a domicilio). Il materiale medico offerto può essere acquistato soltanto per uso proprio. È esclusa la rivendita. Le mascherine saranno consegnate gratuitamente su richiesta alle organizzazioni umanitarie svizzere.