La Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati non vuole innalzarla all'80%
BERNA - In merito ai casi di rigore, la commissione delle finanze del Consiglio degli Stati (CdF-S) non vuole innalzare la partecipazione finanziaria della Confederazione ai costi dall'attuale 70% all'80%. Proposti invece 50 milioni di franchi supplementari allo sport giovanile pesantemente colpito dalla pandemia.
In merito ai casi difficili, una richiesta di maggiori fondi da parte di Berna, si legge in una nota odierna dei servizi parlamentari, era stata formulata dalla Commissione dell'economia e dei tributi degli Stati (CET-S) durante la discussione sulla prima aggiunta al preventivo 2021, dossier che verrà discusso questa sessione primaverile delle camere federali.
La CET-S propone di aumentare del 10% la quota a carico della Confederazione dei costi dei provvedimenti per i casi di rigore a sostegno delle imprese con un fatturato fino a 5 milioni di franchi, in difficoltà a causa del coronavirus. Per finanziare questa proposta bisognerebbe accantonare 600 milioni supplementari rispetto alla proposta del Consiglio federale. Ma con 10 voti a 1, la CdF-S non ne vuole sapere.
La commissione delle finanze crede infatti che i sacrifici fatti da Confederazione e Cantoni per finanziare la gestione della crisi debbano essere in un certo modo simmetrici. Secondo le prime stime pare che la Confederazione abbia finora elargito dieci volte più fondi e la situazione rimarrà invariata in un prossimo futuro. Inoltre, in base alla recente convenzione sulla distribuzione dell'utile conclusa con la Banca nazionale, i Cantoni riceveranno utili inaspettati nettamente maggiori.
Con 6 voti a 5 e 1 astensione la CdS-S ha tuttavia deciso di prevedere ulteriori 50 milioni a favore dello sport giovanile e popolare. Ciò dovrebbe consentire di finanziare in modo duraturo il pacchetto di stabilizzazione a favore delle associazioni sportive, pesantemente colpite dagli attuali provvedimenti di lotta alla pandemia, precisa il comunicato.