Usam ed Economiesuisse accolgono con soddisfazione l'annuncio di Berset. Ma insistono per gli allentamenti
BERNA - L'Unione svizzera delle arti e mestieri (usam) si rallegra per il fatto che il Consiglio federale abbia accolto la sua richiesta di estendere i test del coronavirus. L'organizzazione che difende gli interessi delle piccole e medie imprese nel contempo però chiede la rapida fine del semiconfinamento e dell'obbligo del telelavoro.
È necessario un cambiamento di strategia, orientato alla completa apertura sempre nel rispetto di una protezione mirata, indica l'usam in un comunicato diramato dopo le decisioni odierne del Consiglio federale. Per l'associazione, il governo deve finalmente offrire una prospettiva alla popolazione e all'economia. Esistono già concetti adeguati, scrive.
Pure l'altra grande organizzazione padronale, Economiesuisse, che rappresenta anche le grandi imprese, ha accolto con favore la decisione di facilitare ampiamente i tamponi, una richiesta portata avanti da mesi. Spetta ora ai Cantoni introdurre questi test di massa in modo rapido e completo. Il settore privato potrebbe sostenerli con il proprio know how e la logistica, si legge in un comunicato.