Nella prima ondata per la CSS i costi sanitari sono diminuiti di 246 milioni di franchi. Ma le spese aumentano
A tu per tu con Philomena Colatrella, CEO del gruppo assicurativo
ZURIGO - La pandemia ha monopolizzato la sanità. Ma i costi non sarebbero aumentati. Anzi: durante la prima ondata - tra gennaio e ottobre 2020 - il gruppo assicurativo CSS ha constatato un calo di 246 milioni di franchi.
È quanto emerge da un'analisi dell'Istituto CSS di economia sanitaria. «Questa diminuzione non è sostenibile» afferma però Philomena Colatrella, CEO di CSS in un'intervista rilasciata a 20 Minuten.
Insomma, i costi sono diminuiti. Ma si tratterebbe di un effetto dovuto alle misure introdotte dal Consiglio federale. «Ora il sistema si sta riassestando e le spese per la sanità continuano a salire». Nel frattempo, assicura comunque Colatrella, il contenimento delle spese ha permesso di ridurre i premi per il 2021. Si parla, per il gruppo, di una riduzione dello 0,9%. «Purtroppo non si potrà mantenere questa tendenza».
Il peso della pandemia - Nel frattempo, l'assicurazione osserva attentamente l'evolversi dei casi di long Covid, le situazioni in cui persone che hanno contratto il virus ne soffrono anche dopo diversi mesi. Ma si parla anche di altre conseguenze della pandemia, quale un atteso incremento dei malati mentali dovuto all'isolamento o alla perdita del posto di lavoro. «Lo constatiamo già ora».
E proprio la perdita del posto di lavoro, porterà anche a un calo del potere d'acquisto dei cittadini. Di conseguenza: il premio peserà di più sulle finanze. Al momento - afferma ancora Colatrella - i solleciti non sono aumentati, ma restano al livello dell'anno precedente. «Questo mi ha sorpreso» dice, senza escludere però che «l'onere del premio aumenterà con la diminuzione del potere di acquisto: se lo sviluppo continuerà in questo senso, sempre più persone faranno fatica a pagare i premi».
La CSS, assicura la CEO, contribuisce al contenimento dei costi «attraverso un rigoroso controllo dei nostri costi operativi e una verifica coerente delle fatture: facciamo il possibile per garantire che il premio resti attrattivo». In caso di difficoltà, agli assicurati viene offerta la possibilità di pagare a rate i premi in sospeso. «Il vero problema è che i costi sanitari continuano ad aumentare».
Meno ospedalizzazioni - Sempre dall'analisi dell'Istituto CSS emerge inoltre che durante il primo lockdown ci sono state 7'507 ospedalizzazioni in meno. E questo nonostante la pandemia. Un calo dovuto «agli interventi elettivi rimandati».