La Città punta su una cultura aziendale aperta. E lo vuole certificare
LUCERNA - La Città di Lucerna intende impegnarsi come datore di lavoro per i dipendenti non eterosessuali e renderlo noto con un'etichetta. L'Esecutivo ha approvato un postulato congiunto del Partito socialista, dei Verdi e dei Verdi liberali che chiede l'adesione di Lucerna al "Label Swiss LGBTI".
Quest'ultimo distingue i datori di lavoro che mantengono una cultura di apertura e rispetto per i diversi orientamenti sessuali e identità di genere del loro personale.
Nel postulato viene spiegato che una cultura aziendale aperta ha un effetto positivo sul rendimento dei dipendenti e attira talenti. L'Esecutivo della città di Lucerna ha comunicato oggi di essere pienamente d'accordo con questa valutazione. Sostiene gli obiettivi dell'etichetta e approva quindi il postulato.
A causa del coronavirus è tuttavia improbabile che i passi necessari per l'ottenimento di questa etichetta siano completati entro la fine del 2021, sottolinea l'Esecutivo cittadino. Quest'ultimo ritiene che potrebbero occorrere tra le 50 e le 100 ore di lavoro per un costo al massimo di 10'000 franchi.
L'abbreviazione inglese LGBTI sta per lesbiche, gay, bisessuale, transessuale/transgender e intersessuale.