Per i contatti stretti di persone a rischio non è previsto un certificato: «Crediamo all'onestà delle persone».
Non mancano, però, i casi di chi sbaglia a registrarsi, anche in buona fede. E sarà vaccinato prima comunque. In Ticino non sarebbe possibile.
BASILEA - È una situazione un po' paradossale e che sta creando una certa confusione quella che si registra in questi giorni a Basilea Città per quanto riguarda le vaccinazioni anti Covid. Il Cantone ha infatti da poco aperto la possibilità di annunciarsi alle persone, anche giovani, che siano «a stretto contatto» con persone a rischio, ma, a differenza di quanto avviene per queste ultime, non chiede loro un certificato medico. Ha quindi già riscontrato alcuni casi di giovani che hanno ottenuto un appuntamento per l'immunizzazione pur non avendone tecnicamente diritto. Tuttavia, credendo nella buona fede di tutti, non manderà indietro «nessuno».
Come confermato via Twitter da una portavoce, il Dipartimento della sanità cantonale ha verificato su richiesta dei diretti interessati che alcuni giovani e giovanissimi hanno ottenuto senza problemi un appuntamento pur non avendone propriamente titolo. Ciò, tuttavia, non è dovuto a un errore della piattaforma di registrazione, assicura Anne Tschudin: «Queste persone hanno risposto "sì" alla domanda» se fossero a stretto contatto o meno con persone a rischio.
E lo hanno fatto in buona fede, almeno secondo lei. «Chi per esempio vive nella stessa economia domestica con qualcuno che sia immunodepresso o sia partner di una donna incinta è giusto - spiega -. Non si intendeva invece chi ogni tanto vede i genitori che hanno la pressione alta o va a trovare la nonna». Questi ultimi, però, non saranno rimandati a casa quando si presenteranno all'appuntamento, conferma Tschudin a 20 Minuten: «Non lo faremo - assicura -. Crediamo all'onestà delle persone».
Cosa fare quindi se si è ottenuto un appuntamento per errore? A rispondere è di nuovo la portavoce stessa su Twitter: «Chi ora si fa scrupoli e vuole lasciare l'appuntamento per esempio agli ultra 50enni può annullare l'appuntamento ed è pregato di registrarsi nuovamente», afferma. Non dovrà comunque attendere molto perché arrivi il suo turno.
Stando alle indicazioni pubblicate online dal Cantone Basilea Città e al piano vaccinale di quest'ultimo, non sembra effettivamente essere previsto alcun certificato per i contatti stretti delle persone ad alto rischio. Anche la portavoce del Dipartimento della sanità conferma del resto che questa categoria non ha modo di dimostrare la propria condizione quando si presenta al centro vaccinale. Per questo si va sulla fiducia.
In Ticino una simile situazione non sarebbe possibile. Al momento della vaccinazione anche le persone a stretto contatto con persone a rischio devono infatti produrre un certificato medico ufficiale firmato e timbrato.