La proposta è del consigliere di Stato ginevrino Mauro Poggia che evoca una «disparità di trattamento».
Per Poggia, dato che il vaccino non è obbligatorio chi decide di non farlo non deve poi essere svantaggiato. Per questo dovrebbe essere la Confederazione a pagare. Non la pensa così il suo omologo bernese, Pierre-Alain Schnegg.
GINEVRA - Il vaccino contro il Covid non si paga, ma il tampone effettuato come "pass" per varcare il confine sì. E per il consigliere di Stato ginevrino Mauro Poggia, capo del Dipartimento della sanità del cantone romando, rappresenta una disparità di trattamento tra vaccinati e non vaccinati.
Secondo Poggia, come si legge su "La Tribune de Genève", i test PCR dovrebbero essere forniti gratuitamente a tutti i viaggiatori svizzeri non ancora vaccinati. Sia a quelli che non hanno ancora potuto vaccinarsi, sia a quelli che non hanno alcuna intenzione di farlo.
Il presupposto evocato dal consigliere di Stato è semplice: se il vaccino non è obbligatorio allora chi decide per qualche motivo di non riceverlo non deve poi essere svantaggiato. E per questo motivo, proprio come avviene per il vaccino, anche il costo dei test molecolari dovrebbe essere a carico della Confederazione.
Un parere, quello di Poggia, che non viene condiviso dal suo omologo bernese, il consigliere di Stato Pierre-Alain Schnegg, che durante la trasmissione Forum ha replicato, sottolineando che «ognuno deve prendersi le proprie responsabilità in questa situazione così straordinaria» e non delegare tutto allo Stato. «Lo Stato deve occuparsi di tutto. Dovrà preoccuparsi anche di riservare il volo e la camera d'albergo?», ha commentato sarcasticamente Schnegg.
«Sì... ma solo fino a quando tutti potranno farsi vaccinare»
Sulla questione si è pronunciato oggi, ai microfoni della RTS, anche il consigliere nazionale vodese Samuel Bendahan, che ha aggiunto al quadro anche la fase in cui si trova la campagna vaccinale. «Dovrebbero essere resi gratuiti in ogni caso fino a quando non avremo tutti accesso alla vaccinazione», ha detto il deputato socialista. «Se si decide che si deve pagare per viaggiare ed eseguire i test, i più ricchi potranno viaggiare mentre chi non ha disponibilità no».
Tuttavia, per Bendahan il discorso andrebbe applicato solo fino al momento in cui la vaccinazione sarà aperta a tutte le fasce d'età. «Sarebbe assurdo che sia la collettività a pagare per persone che possono farsi vaccinare gratuitamente ma che si rifiutano di farlo».