In Svizzera sta nascendo una nuova misura di aiuto per la prevenzione della pedofilia.
Lo scopo ultimo è di aiutare chi ha queste tendenze a non mettere in atto le sue fantasie ed evitare di diventare un criminale a tutti gli effetti.
BERNA - Sono circa 30mila solo in Svizzera gli uomini che provano attrazione per i bambini. Si può dunque stimare che l’1% della popolazione maschile nazionale sia pedofilo, una categoria condannata fermamente, quasi all’unisono, dalla società intera. La maggior parte dei pedofili non agisce però mai secondo i propri impulsi, sfociando nel criminale, e soffre delle proprie tendenze sessuali. Molti conducono persino una vita normale e hanno una famiglia ma possono comunque diventare un pericolo per i bambini che li circondano.
Un’unione che vuole fare la forza - Per rispondere a questo rischio potenziale il mondo della sanità ha pensato di sviluppare una rete di prevenzione con punti di contatto per pedofili. Le istituzioni psichiatriche specializzate di Frauenfeld, Ginevra, Zurigo e Basilea si sono unite per creare un’associazione a questo scopo.
Le origini - Il progetto si basa sulla più grande rete di prevenzione finora sviluppata a livello mondiale “Kein Täter werden” (“Non diventare un carnefice”), lanciata a Berlino e ora presente in dodici città tedesche. Sono 11mila, dalla sua fondazione, i pedofili che sono stati sottoposti a questa forma di terapia.
L'obiettivo è il controllo del comportamento - Maximilian von Heyden, del punto di contatto di Berlino, ha il compito di coordinare lo sviluppo della rete sorella in Svizzera. Lo scopo della terapia non sarebbe quello di «curare» i pedofili, ha dichiarato von Heyden al Tages-Anzeiger, in quanto l'orientamento sessuale non può essere cambiato. «Lo scopo è il controllo comportamentale», afferma. «Dobbiamo far sì che i pazienti non agiscano in base alle loro inclinazioni».
Seguire l’esempio - Il trattamento "Kein Täter werden" dura un anno e di solito viene effettuato in gruppo. Gli esperti si aspettano così di ottenere più risultati rispetto alla terapia individuale. Condividere il processo terapeutico con il gruppo, chiarisce Marc Graf, Direttore dell’Istituto forense delle Cliniche psichiatriche universitarie di Basilea, avrebbe come vantaggio il fatto che le persone che partecipano al programma da più tempo possono fungere da modello per i nuovi. «Spesso chi intraprende tale terapia dubita che possa essere di qualche utilità. Vedere che lo è stata per chi vi partecipa da più tempo può aiutare».
La sola pedofilia non è un crimine - In sostanza, si tratta di creare una gamma standardizzata di terapie che rispondono al problema a livello svizzero. Non è ancora chiaro in quali località la rete, denominata provvisoriamente “Kein Täter werden Suisse”, intenda offrire le sue cure e quale contributo finanziario daranno i Cantoni. Il sito web dovrebbe essere attivato nelle prossime settimane.