A Berna gli esperti hanno fatto il punto sull'andamento della pandemia e sulla strada che si sta seguendo per uscirne
Ogni giorno si osserva un miglioramento della situazione epidemiologica: oggi a livello nazionale sono stati segnalati 429 contagi e quattro decessi
BERNA - In Svizzera gli ultimi allentamenti delle disposizioni anti-coronavirus risalgono allo scorso 31 maggio. E la situazione epidemiologica continua a migliorare in tutto il paese (oggi sono stati segnalati 429 contagi e quattro decessi). Nel frattempo è tutto pronto per un ulteriore passo verso la normalità: entro la fine del mese di giugno nella Confederazione sarà gradualmente introdotto il certificato Covid, che servirà anche per viaggiare. Per ora è disponibile la relativa app per i dispositivi Apple.
«È dalla fine di settembre che non si scendeva sotto la soglia dei 500 contagi giornalieri» ha esordito Viriginie Masserey (responsabile della Sezione malattie infettive in seno all’Ufficio federale della sanità pubblica UFSP), nell'odierno infopoint settimanale a Berna. E ha sottolineato che anche le ospedalizzazioni sono in costante calo in tutti i gruppi d'età. A livello internazionale la Svizzera si trova in una situazione simile a quella dei paesi limitrofi. Mentre nel resto dell'Europa ci sono paesi in cui l'incidenza è ancora superiore, ma comunque in diminuzione. «È tuttavia ancora presto per fare un bilancio degli allentamenti introdotti recentemente, ma l'andamento è positivo».
Oltre due milioni di persone completamente vaccinati - Anche la campagna vaccinale procede: sono oltre due milioni le persone che hanno ricevuto due dosi, che rappresentano il 24% della popolazione elvetica, ha osservato Masserey. «La copertura vaccinale sta aumentando in tutti i gruppi d'età: è una tendenza che incoraggia il proseguimento della strategia per uscire più velocemente dalla crisi». Masserey ha sottolineato che i preparati impiegati in Svizzera sono efficaci anche contro le varianti attualmente note.
Nel momento in cui sarà ufficialmente raccomandato agli over 12 di vaccinarsi, potranno essere fissati appuntamenti anche per gli adolescenti, ha spiegato Linda Nartey, vicepresidente dell’Associazione dei medici cantonali. Swissmedic ha comunque autorizzato il preparato anche per la fascia d'età tra i 12 e i 15 anni.
Guardando agli Stati Uniti, dove vengono premiate le persone che si fanno vaccinare, Nartey ritiene che non sia una soluzione adottabile in Svizzera. Si tratta di assicurarsi che la vaccinazione resti una scelta volontaria. «Bisogna piuttosto comprendere per quale motivo determinati gruppi si vaccinano meno» ha aggiunto Masserey. Se in determinati cantoni degli appuntamenti restano liberi, non si può comunque parlare - secondo l'esperta - di un calo delle persone che intendono farsi vaccinare. In ogni caso «le dosi che riceviamo, vengono somministrate, la campagna sta andando secondo le aspettative». Secondo i sondaggi si dovrebbe raggiungere un tasso di vaccinati del 75%. Al momento circa il 40% della popolazione ha ricevuto almeno un vaccino.
Per quanto riguarda le persone guarite che scelgono di farsi vaccinare con una sola dose, anche queste riceveranno un certificato Covid valido. Si raccomanda di attendere sei mesi prima di farsi vaccinare. I guariti, inoltre, non riceveranno un certificato Covid valido all'estero. La copertura vaccinale, in generale, potrebbe essere estesa a nove o dieci mesi.
Vacanze e certificato Covid - In vista delle vacanze estive, Masserey ha sottolineato che resta importante informarsi sulle restrizioni in vigore nei singoli paesi. Il certificato non sarà per forza la chiave d'accesso per ogni destinazione.
Da ieri 7 giugno è comunque scattata la fase pilota per il certificato Covid. «Il Canton Berna ieri ha già potuto emettere con successo singoli certificati per persone vaccinate» ha spiegato Nartey. Non mancano comunque le sfide per riuscire a emettere il documento entro la fine di giugno. «La tabella di marcia è sicuramente ambiziosa, ma la dovremo rispettare e lo faremo con tutti i mezzi» ha detto, parlando della situazione nel Canton Berna.
Ogni cantone sceglie la propria procedura per l'emissione de certificati. Secondo Philippe Voirol (vicedirettore della sezione Strategy & Innovation in seno all'Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione UFIT) è giustificato che i Cantoni possano scegliere quale sistema informatico implementare. In ogni caso, ha spiegato, 20 cantoni su 26 utilizzano la stessa piattaforma.
Per quanto riguarda la velocità di emissione dei certificati, il sistema è stato testato ancora una volta proprio stamattina, ha spiegato Voirol: «Siamo in grado di emettere 67 certificati al secondo, quindi nel giro di 24 ore potremmo rifornire quasi tutta la popolazione elvetica».