Non solo fisicamente, ma anche psicologicamente, secondo la federazione svizzera del settore
ZURIGO - La chiusura di palestre e centri fitness causata dalla pandemia ha avuto un impatto negativo sulla salute della stragrande maggioranza di chi le frequentava. Una considerazione non sorprendente, che ora è stata messa nero su bianco da un'inchiesta realizzata dalla Federazione Svizzera dei Centri Fitness e di Salute (SFGV).
1141 dei 1151 partecipanti al sondaggio hanno lamentato dolori ricorrenti alla schiena, problemi cardiovascolari e aumento di peso. Sono molti, spiega l'associazione, ad aver dichiarato di aver bisogno di allenarsi per evitare che i propri problemi fisici aumentino e che lo stato di salute si deteriori.
«Le chiusure hanno danneggiato la salute dei clienti, sia fisicamente che psicologicamente», afferma Claude Ammann, presidente della SFGV. Frequentare palestre e centri fitness non è solo uno svago, ma «un modo per rimanere in salute». Il riferimento di Ammann alla salute mentale è contenuto nella stessa ricerca: l'80% degli interpellati ha lamentato estrema stanchezza, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, aggressività o depressione. Il 45% ha ammesso di aver fatto ricorso al medico o a un terapista. Un terzo, inoltre, ha assunto farmaci dopo aver smesso di allenarsi.
Ammann prevede che la chiusura delle strutture del settore avrà delle conseguenze a lungo termine: «Ora dobbiamo studiare l'impatto finanziario sul sistema sanitario».