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BERNACovid-19: diversi cantoni criticano il buono di 50 franchi

06.10.21 - 16:48
La presa di posizione: «La decisione di vaccinarsi non dovrebbe passare attraverso incentivi monetari»
tipress (archivio)
Persone in attesa di ricevere il vaccino
Persone in attesa di ricevere il vaccino
Fonte ats
Covid-19: diversi cantoni criticano il buono di 50 franchi
La presa di posizione: «La decisione di vaccinarsi non dovrebbe passare attraverso incentivi monetari»
C'è pure chi lamenta l'onere amministrativo che verrebbe a crearsi e chi, invece, ritiene il "premio" ingiusto nei confronti di coloro che si sono già vaccinati

BERNA - La proposta del Consiglio federale di ricompensare con 50 franchi chi convince qualcuno a farsi vaccinare contro il coronavirus non piace ai cantoni. In molti hanno chiesto all'esecutivo di rinunciarvi.

"Sì alla settimana della vaccinazione, no al buono di 50 franchi" è il titolo della dichiarazione rilasciata dall'esecutivo di Appenzello Interno che riassume molto bene la posizione di numerosi altri cantoni. La decisione di vaccinarsi non dovrebbe essere presa attraverso ulteriori pressioni o incentivi monetari, ma per considerazioni sanitarie e di solidarietà, sostengono ad esempio San Gallo e Turgovia.

Da parte sua, Argovia si lamenta dell'onere amministrativo che verrebbe creato dai buoni. Glarona ritiene i buoni ingiusti per coloro che sono già vaccinati. Inoltre un pagamento per un atto di solidarietà viene considerato contrario alle usanze elvetiche.

Basilea Città si schiera invece a favore dei buoni, ma a condizione che questi vengano pagati dalla Confederazione. Tre giorni fa, sulle colonne della Sonntagszeitung, anche il presidente dei direttori cantonali della sanità, Lukas Engelberger, aveva espresso opinioni cautamente positive sull'idea dei buoni: "l'idea di un premio di 50 franchi potrebbe essere un incentivo per uscire dall'incertezza", aveva sostenuto.

Per aumentare la quota di immunizzati e poter così eliminare le restrizioni legate al certificato sanitario, il Consiglio federale ha proposto venerdì una "offensiva di vaccinazione". Questa iniziativa, dal costo di 150 milioni di franchi, si tradurrebbe in una settimana nazionale di vaccinazione, unità mobili supplementari, offerte d'informazione personali e buoni di 50 franchi per chi convince qualcuno a immunizzarsi. La consultazione su queste misure termina oggi, una decisione sarà presa tra una settimana.

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COMMENTI
 

lollo68 3 anni fa su tio
Berset vuole aumentare il bullismo in Svizzera? Immagino già dei giovani che fanno pressione sui più deboli per intascare CHF 50.--. Offro CHF 100.-- affinché i miei figli non si vaccinino soprattutto dopo aver letto che il vaccino Moderna non deve più essere somministrato ai minori di 30 anni in Svezia per gli effetti collaterali e mi sembra che sia così anche in Danimarca! Spero che chi ragiona ancora voti NO il 28 novembre sia vaccinati che non. Basta discriminazioni: tutti hanno il diritto di vivere in libertà!

Princi 3 anni fa su tio
c'è di che aver vergogna ad essere svizzeri , oltre che la dittatura ci impongono anche la corruzione !!! un bel NO il 28 nov

Fkevin 3 anni fa su tio
Come corrompere. Vorrei sapere il motivo. Prima la torta, poi i soldi, tra poco si offre Berset? I provax ci credono a questi, sono loro che mi fanno paura; spero che non sono la maggioranza. E per via di questo dovete votare NO il 28 novembre

cle72 3 anni fa su tio
Signori, stiamo parlando di corruzione! Ci rendiamo conto della proposta assurda lanciata dal governo? Vogliono che una persona corrompa un altra dietro ad un compenso, questa è la verità. Vedo già giovani a cercare di convincere i loro coetanei, per poi suddividersi I proventi. Perché questa azione è mirata a loro, un adulto con 50fr. in più nel borsellino non fa i salti di gioia, i giovani studenti si!!! Facciamoci quattro domande!

marco17 3 anni fa su tio
È giunta l'ora di dire basta alle turlupinature dell'Ufficio federale dell'insanità.
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