L'esempio degli Emirati Arabi Uniti, dove con l'85% degli over 12 vaccinati si torna a viaggiare... anche in Svizzera
ZURIGO - L'estate turistica 2021 è andata bene, ma non ancora benissimo. In Svizzera i risultati restano inferiori a quelli del 2019, con il 21% in meno dei pernottamenti. Ma non mancano timidi segnali di ripresa, in particolare per quanto riguarda il turismo proveniente dall'estero. È quanto emerge da un'analisi del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF).
Durante la stagione estiva è infatti stato registrato un aumento della domanda da parte di visitatori provenienti dagli Stati Uniti. E anche dagli Emirati Arabi Uniti. Quest'ultimo mercato è il primo che per numero di pernottamenti torna a un livello pre-crisi, come rileva il KOF. E aggiunge: «Con l'immunizzazione completa di oltre l'85% della popolazione con più di dodici anni, gli Emirati hanno il tasso di vaccinazione più alto del mondo, seguiti da altri Paesi del Golfo, come Qatar e Bahrein». I ricercatori giungono pertanto alla conclusione che un alto tasso di vaccinazione riconosciuto in Svizzera e campagne pubblicitarie mirate garantiscono una rapida ripresa dell'attività turistica.
Sono ottimiste le prospettive per la stagione invernale 2021/22 e per quella estiva del prossimo anno. Per l'inverno, il KOF prevede un notevole aumento dei pernottamenti da parte di ospiti nazionali. Pernottamenti che potrebbero superare quelli del periodo pre-pandemico. Resteranno invece più bassi quelli generati da visitatori stranieri.
Durante la prossima estate ci si aspetta invece un maggiore ritorno degli ospiti europei e un calo di quelli nazionali, che potrebbero comunque restare a un livello alto. E questo vale perlomeno per le strutture nelle regioni alpine. Le città devono invece ancora fare i conti con un calo dei viaggi d'affari e degli ospiti extra-europei.