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SVIZZERAIl numero degli omicidi? «È due volte più elevato rispetto a quelli registrati»

21.11.21 - 12:39
A causa di alcune limitazioni legali sull'esame dei cadaveri diversi reati sfuggirebbero alle statistiche.
Deposit (archivio)
Non tutti i delitti sono palesi e vengono facilmente rilevati.
Non tutti i delitti sono palesi e vengono facilmente rilevati.
Fonte ats
Il numero degli omicidi? «È due volte più elevato rispetto a quelli registrati»
A causa di alcune limitazioni legali sull'esame dei cadaveri diversi reati sfuggirebbero alle statistiche.
Sotto la lente finiscono in particolare gli omicidi per avvelenamento, per soffocamento o annegamento. Un esperto: «Il codice è formulato in malo modo. Se da un primo esame non si rivelano indizi, si può portar via il morto».

BERNA - Il numero di omicidi in Svizzera sarebbe due volte più elevato rispetto alla cinquantina ufficialmente registrati ogni anno. Lo afferma al domenicale NZZ am Sonntag il direttore dell'Istituto di medicina legale dell'università di Berna Christian Jackowski.

La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati chiede un rapporto in merito al Consiglio federale. Dovrebbero in particolare essere riconsiderati gli omicidi per avvelenamento, per soffocamento o annegamento, poiché l'esame dei cadaveri è limitato da disposizioni legali o non viene eseguito con sufficiente cura. Anche la Società svizzera di medicina legale (SSML) chiede un adeguamento delle disposizioni del Codice di procedura penale.

Non è la prima volta che Christian Jackowski si esprime sul tema. Assieme a Roland Hausmann, primario all'Istituto di medicina legale all'ospedale cantonale di San Gallo, e al professore di diritto penale all'Università di Zurigo e consigliere agli Stati Daniel Jositsch (PS/ZH), avevano già rilevato il problema nel 2015, pubblicando un articolo sulla rivista specializzata "Kriminalistik".

Secondo gli esperti, l'articolo 253 del Codice di procedura penale svizzera, che tratta dell'esame dei cadaveri, è «formulato in malo modo» e andrebbe modificato per far fronte a casi sospetti. Esso prevede che se un primo esame non rivela alcun indizio d'infrazione, si possa portar via il morto.

Bisognerebbe in particolare precisare i criteri di applicazione. Ad esempio, il Ministero pubblico dovrebbe procurarsi un dossier medico del paziente per corroborare la tesi della morte naturale, magari per crisi cardiaca. In assenza di tutto ciò andrebbe imposto un esame approfondito o un'autopsia.

In Germania, tutti i cadaveri sono invece sottoposti a un esame minuzioso da parte di uno specialista prima di essere cremati. Tale procedura, che spesso consente di scoprire indizi mancanti a una prima analisi, non esiste in Svizzera, anche perché dovrebbe essere creata un'apposita base legale.

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