La regola delle 2G piace alle discoteche. A Zurigo un concerto punk-rock aggiunge il requisito del test antigenico
Ma le associazioni di categoria frenano: «Niente fughe in avanti, attendiamo disposizioni dal governo». Qualsiasi cosa, comunque, sembra meglio di un nuovo coprifuoco
ZURIGO - Il gruppo punk rock tedesco "Broilers" terrà un concerto martedì ai grandi magazzini Kaufleuten di Zurigo. Sono ammesse solo persone vaccinate o guarite, e dovranno esibire un test antigenico negativo effettuato in giornata. Sarà il primo concerto 2G+ in Svizzera.
Per l'infettivologo ticinese Andreas Cerny, dovrebbe essere «un esempio per altri organizzatori di eventi». 2G+ sta per genesen e geimpft, guarito e vaccinato, più un ulteriore requisito (qui, il tampone antigenico). L'esempio di Zurigo «per ora è solo una goccia nel mare» sottolinea Cerny. «Ma potrebbe fornire spunti di riflessione anche ad altri organizzatori e artisti».
Anche Hänse Schegg del club "Bolero" di Winterthur è aperto alla regola delle 2G, ovvero all'esclusione delle persone non vaccinate: «Sarebbe fattibile. Al momento ipotizziamo di avere un tasso di vaccinazione superiore al 90 per cento tra i nostri clienti, motivo per cui, da un punto di vista economico, potremmo fare a meno del restante dieci per cento senza un danno esagerato».
L'ipotesi 2G è stata presa in considerazione tempo fa dal "Bolero" e per Schegg è «sicuramente preferibile a un coprifuoco serale o all'obbligo di stare seduti. Si dovesse arrivare a ciò, diversi locali finirebbero col chiudere di nuovo».
Anche per i gestori della discoteca basilese Nordstern il 2G è «senz'altro praticabile se può servire ad evitare una chiusura». Le autorità tuttavia «dovrebbero compensare la perdita di vendite derivante dalle misure».
Stefan Breitenmoser, presidente dell'associazione di settore degli organizzatori di concerti, spettacoli e festival SMPA, non vede di buon occhio un inasprimento delle misure per i club. «Le regole 3G applicate in modo rigoroso si sono dimostrate efficaci finora», afferma.
L'associazione di categoria auspica una decisione chiara da parte di Confederazione e Cantoni. «Non ha senso che singoli organizzatori o artisti facciano corse in avanti. In tutta la Svizzera devono essere applicate regole uniformi altrimenti il pubblico verrà disorientato».
Anche Alex Bücheli, amministratore delegato della Zurich Bar and Club Commission, ritiene che il 3G sia sufficiente. «Al momento non vediamo alcun motivo per inasprire le regole. Ma se verrà presa una decisione politica, ovviamente ci atterremo».