L'associazione di categoria contesta le restrizioni proposte ieri dal Consiglio federale.
BERNA - Restrizioni in vista. E GastroSuisse reagisce. L'associazione di categoria ha accolto favorevolmente il fatto che il Consiglio federale abbia dato prova di moderazione nelle proposte fatte ieri fronte all'aumento dei casi di Coronavirus. Ma chiede pure un proseguimento degli aiuti finanziari.
Bene la mancata chiusura - GastroSuisse si è dichiarata particolarmente soddisfatta per il fatto che il Governo voglia evitare un nuovo confinamento e mantenere la vita pubblica.
No ad altre restrizioni - L'associazione si oppone per contro ad altre misure che limitano la capacità di accoglienza dei ristoranti, quali l'obbligo di consumare restando seduti, le distanze minime, un coprifuoco o un inasprimento dell'accesso con il certificato Covid.
Presi di mira? - Il settore è ancora e sempre sottoposto «a restrizioni più severe rispetto alla maggior parte degli altri rami», indica GastroSuisse in una nota odierna. L'associazione ribadisce che i contagi non sono necessariamente più frequenti nel settore alberghiero e della ristorazione.
Perdite in vista - La situazione attuale legata alla nuova variante Omicron dissuade ancor più i clienti a fermarsi in un ristorante, in un bar o in caffè, stando all'organizzazione. Per non parlare delle cancellazioni di eventi di gruppo, feste natalizie o prenotazioni turistiche.
No alle quarantene al rientro e al telelavoro - Le restrizioni di viaggio e gli obblighi di quarantena dovrebbero essere sostituiti da una strategia in materia di test, secondo GastroSuisse, che chiede il ritorno della gratuità degli screening. L'associazione deplora inoltre le raccomandazioni concernenti il telelavoro che penalizzerebbe pure il settore.
Sostegno finanziario - «Il giro d'affari crolla», ha dichiarato il presidente di GastroSuisse Casimir Platzer, citato nella nota. L'organizzazione chiede quindi la concessione di nuovi aiuti finanziari. Auspica inoltre il mantenimento della procedura semplificata per quanto riguarda il preavviso delle indennità per lavoro ridotto. Gli ammortamenti dei crediti Covid-19 e le richieste di rimborso dei casi di rigore devono essere bloccate.
Riunione urgente - I presidenti delle 26 sezioni cantonali di GastroSuisse hanno discusso oggi, in occasione della loro riunione ordinaria svoltasi a Losanna, delle misure poste in consultazione ieri dal Consiglio federale.