Discoteche e palestre puntano su vaccinati e guariti e schivano la mascherina obbligatoria.
Gli esperti, però, mettono in guardia rispetto alle possibili conseguenze epidemiologiche.
BERNA - Mascherina ovunque. O accesso riservato a vaccinati e guariti. E questo, secondo le disposizioni annunciate venerdì dal Consiglio federale, a partire da oggi. Ma mentre gran parte di attività come palestre e discoteche vogliono avvalersi dell’opzione volontaria del 2G (dal tedesco “geimpft” e “genesen”) per evitare il requisito della mascherina, gli epidemiologi si dicono preoccupati.
«Senza mascherina si dovrà sicuramente fare i conti con più contagi rispetto a quello che sarebbe stato con», riferisce l’epidemiologo del politecnico di Losanna Marcel Salathé al Tages Anzeiger. La nuova regola potrebbe inoltre dare un falso senso di sicurezza a vaccinati e guariti e ai gestori di locali e centri fitness e rivelarsi controproducente, afferma invece l’epidemiologo dell’Università di Ginevra Antoine Flahault. La sua proposta, per quanto riguarda il 2G, è quella di concedere il super pass solo a persone vaccinate e guarite che hanno ricevuto la terza dose: «Non è affatto il momento di allentare le misure. Al contrario, devono essere strette e combinate per aumentare la loro efficacia».
Entrambi gli esperti intravedono però un vantaggio indiretto nell’introduzione della disposizione: più persone potrebbero essere indotte a vaccinarsi. È poi probabile che le infezioni che avverranno all’interno della bolla del 2G saranno più lievi, grazie al loro livello di immunità, conclude Salathé.