Cerca e trova immobili

BERNAUn coordinamento a due livelli nei reparti di cure intense

15.12.21 - 10:49
Arrivano precisazioni riguardo al modo di procedere per trasferire e accogliere pazienti in terapia intensiva
tipress
Un coordinamento a due livelli nei reparti di cure intense
Arrivano precisazioni riguardo al modo di procedere per trasferire e accogliere pazienti in terapia intensiva

BERNA - Da giugno 2020 il servizio di coordinamento nazionale gestito dalla Guardia aerea svizzera di soccorso REGA è a disposizione dei reparti di cure intense 24 ore su 24 e si occupa dell’attività di intermediazione a livello svizzero. Come descritto nel concetto del 16 giugno 2020, su annuncio di un reparto di cure intense, tale servizio organizza i trasferimenti di pazienti in altre regioni.

In caso di sovraccarico, anche in situazioni normali i reparti di cure intense degli ospedali svizzeri effettuano trasferimenti di pazienti all’interno di un Cantone o di una regione.

Coordinamento a due livelli dei trasferimenti di pazienti di reparti di cure intense - Da molti mesi a causa della pandemia di COVID-19 i reparti di cure intense vengono sollecitati molto più del normale. Anche a seguito di carenze di personale specializzato, gli ospedali e i reparti di cure intense hanno grandi difficoltà a mettere a disposizione capacità aggiuntive in tempi brevi. L’aumento dei casi, i tassi di copertura vaccinale diversi da regione a regione nonché la sollecitazione continua del personale specializzato, comportano un continuo aumento della pressione sugli ospedali e sui reparti di cure intense. Pertanto il 14 dicembre 2021 il servizio sanitario coordinato (SSC), la Conferenza delle direttrici e dei direttori della sanità (CDS), l’associazione H+ Gli ospedali svizzeri nonché la Società svizzera di medicina intensiva (SSMI) hanno precisato il concetto per il coordinamento nazionale dei reparti di cure intense.

Le precisazioni prevedono un coordinamento a due livelli dei reparti di cure intense:

1. Ogni reparto di cure intense aderisce a livello cantonale o regionale a una rete ospedaliera esistente o istituita dalle autorità nel Cantone per trasferimenti di pazienti e compensazioni di capacità. Di norma le reti vengono gestite dalla direzione del reparto di cure intense di un ospedale universitario o di un ospedale centrale. All’interno delle reti ospedaliere i reparti di cure intense procedono a trasferimenti tempestivi di pazienti e a compensazioni di capacità, in primo luogo tra i posti letto di terapia intensiva certificati e in secondo luogo tra tutti gli altri posti per trattamenti. L’obiettivo è quello di equilibrare il grado di occupazione all’interno della rete per quanto riguarda sia pazienti affetti da COVID-19 sia pazienti affetti da altre patologie, di prevenire un sovraccarico dovuto a casi non programmati che necessitano di cure intense e di trasferire tempestivamente i pazienti che possono essere trasportati.

2. In presenza di un grado di occupazione elevato, pari o superiore all’85 per cento, e di una quota pari almeno al 50 per cento di pazienti affetti da COVID-19 all’interno di una rete ospedaliera, vengono organizzati trasferimenti in reti che presentano un grado di occupazione più basso e una quota inferiore di pazienti affetti da COVID-19. In una situazione del genere le relative reti ospedaliere concordano i trasferimenti con il servizio di coordinamento nazionale.

Il sistema di coordinamento a due livelli contribuisce a evitare un sovraccarico a livello locale o regionale, a conservare una capacità d’accoglienza omogenea in tutta la Svizzera nonché a incrementare la resilienza dei reparti di cure intense e la resistenza del personale. Inoltre le precisazioni rafforzano la comprensione condivisa da tutte le parti coinvolte di quello che è il valore politico dell’accordo. L’intenzione è che gli ospedali e i Cantoni si sostengano reciprocamente in misura ancora maggiore nel trasferimento dei pazienti e rinviino altri interventi non urgenti per migliorare la disponibilità di posti di cure intense.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE