In alcuni cantoni (tra cui il Ticino) il provvedimento è stato esteso a tutti gli allievi dalla prima elementare
BERNA - Mascherina obbligatoria per gli allievi? Il provvedimento è presente in tutta la Svizzera, ma non vale per tutti gli allievi. In Ticino, a Berna e Zurigo, per citarne alcuni, da domani la dovranno indossare tutti gli scolari a partire dalla prima elementare. Altrove la misura vale appena dalla quarta o dalle medie. Fatto sta che in tutto il paese innumerevoli genitori protestano.
Soltanto in Ticino, per esempio, alcune centinaia di persone sono scese in piazza, ieri a Bellinzona, per dire “no” alle misure anti-Covid, in particolare contro l'estensione dell'obbligo di mascherina a tutti gli allievi delle elementari. E negli scorsi giorni è inoltre stata lanciata una petizione online, che nel frattempo è stata sottoscritta da più di quattromila persone. La protesta passa da una petizione online anche nel Canton Berna, dove le firme sono oltre dodicimila.
La pressione sui docenti - Ma si contano anche altre modalità con cui molti genitori si stanno opponendo alla mascherina, come riferisce oggi la SonntagsZeitung. Nel Canton San Gallo, per esempio, c'è chi cerca di fare pressione sugli insegnanti attraverso una “dichiarazione di responsabilità”.
Si tratta di un documento di tre pagine che contiene una serie di argomentazioni contro l'obbligo di mascherina. I genitori chiedono ai docenti di sottoscrivere il documento quale «assunzione di responsabilità» in caso che l'allievo dovesse riportare danni fisici o psicologici a causa della misura di protezione.
«È un documento assurdo» afferma l'Associazione degli insegnanti, sottolineando che «i docenti non possono assumersi alcuna responsabilità, in quanto mettono soltanto in atto quanto ordinato dalle autorità cantonali».
I ricorsi - Altrove ci sono genitori che ricorrono alle vie legali. Nel Canton Argovia si contano attualmente tre ricorsi contro l'obbligo di mascherina nelle scuole. Altri sei sono quelli presentanti a Zurigo. A Lucerna, come afferma Regula Huber del Dipartimento cantonale dell'educazione dalle colonne del domenicale, i genitori minacciano di rivolgersi agli avvocati e taluni avrebbero contattato un consulente legale.
Bambini a casa - Poi ci sono le famiglie che per non dover sottostare alle misure decise dalle autorità, tengono i figli a casa. Un fenomeno che si osserva, per esempio, nel Canton Argovia: se nell'anno scolastico 2018/19 erano 287 i bambini in homeschooling, lo scorso anno erano quasi 400. E le richieste sono in aumento con l'obbligo di mascherina dalla prima elementare.
Altrove, come nei Cantoni Berna e Basilea Città, l'homeschooling non viene concesso a chi motiva la richiesta affermando che «il bambino non vuole portare la mascherina».
Questo fenomeno non riguarda comunque soltanto i bambini con genitori contrari alle misure di protezione attuate in aula. Si contano infatti anche quelle famiglie convinte che i provvedimenti scolastici non siano sufficienti per proteggere i loro figli.