Da maggio piloti e controllori del traffico aereo potranno essere sottoposti a un esame dell'alcolemia senza preavviso.
Gli psicologi potranno inoltre trasmettere i risultati dei loro esami all'Ufficio dell'aviazione civile. Queste disposizioni sono state decise in risposta alla tragedia del velivolo Germanwings avvenuta nel 2015.
BERNA - Migliorare la sorveglianza sanitaria dei piloti e dei controllori del traffico aereo. Questo, permettendo lo svolgimento di esami senza preavviso del tasso di alcolemia sul personale di volo. Sono questi i punti salienti della revisione parziale della legge sulla navigazione aerea adottata oggi, insieme alle modifiche di ordinanza connesse, dal Consiglio federale. L'entrata in vigore è prevista per l'inizio di maggio.
La revisione, scrive il governo in una nota, consente di migliorare la diagnosi precoce di malattie psichiche e fisiche di membri dell'equipaggio e controllori aerei. Il tutto, a beneficio della sicurezza. La nuova disposizione è stata adottata in risposta allo schianto di un velivolo Germanwings deliberatamente causato dal copilota nel 2015, che fece 150 vittime.
Il servizio medico aeronautico verifica periodicamente l'idoneità di equipaggio e controllori a svolgere la propria attività. Tuttavia, grazie al nuovo diritto di informazione, i medici e gli psicologi in futuro potranno trasmettere all'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) i risultati di diagnosi e informazioni su possibili malattie acute a livello psichico o fisico dei propri pazienti.
Inoltre, d'ora in poi l'UFAC potrà disporre in qualsiasi momento controlli a campione del tasso di alcolemia sul personale. Così facendo, non solo sarà possibile prevenire in maniera tempestiva un eventuale abuso di alcol, ma si garantirà anche che i membri dell'equipaggio svolgano i propri compiti in modo responsabile. Regolamentato nell'apposita ordinanza, il processo di controllo vero e proprio si basa sulle disposizioni attuali del diritto europeo nonché sulle prescrizioni di quello svizzero in materia di circolazione stradale.
La revisione concerne anche la lingua della radiocomunicazione. Nelle conversazioni infatti, sottolinea l'esecutivo, l'inglese sarà nuovamente affiancato da un idioma nazionale. Nell'ambito dei voli a vista non commerciali (VFR), i piloti potranno dunque utilizzare nuovamente il tedesco, il francese o l'italiano. L'aeroporto di Zurigo resta un'eccezione.
L'ordinanza concernente il servizio della sicurezza aerea è stata adeguata di conseguenza e integrata con ulteriori disposizioni. Per le conversazioni radiotelefoniche con il servizio "Swiss Radar" viene mantenuto l'inglese. Nelle aree in cui vengono forniti servizi transfrontalieri sono possibili ulteriori deroghe dal principio dell'inglese quale unico idioma delle radiocomunicazioni.
L'ordinanza disciplina ora anche l'"U-Space" e i servizi che devono essere forniti da Skyguide nonché il loro finanziamento. In tal modo verrà garantita l'integrazione sicura e fluida dei droni nello spazio aereo. Le nuove disposizioni entreranno in vigore il prossimo 1° maggio.