È quanto ha dichiarato oggi, visitando il centro d'asilo di Basilea, la consigliera federale.
BASILEA - La consigliera federale Karin Keller-Sutter non si azzarda a fare una previsione su quante persone arriveranno in Svizzera a causa dell'invasione russa in Ucraina. "Poiché non si sa ancora quanto durerà la guerra", ha dichiarato la ministra della giustizia al termine di una visita al centro federale dell'asilo di Basilea.
"Dobbiamo essere preparati al fatto che ci saranno ancora molti rifugiati che giungeranno nella Confederazione", ha aggiunto in un incontro con i media organizzato nella città renana. Poco dopo lo scoppio della guerra, durante una riunione dei ministri europei, si stimava che circa 5 milioni di persone sarebbero scappate dall'Ucraina. Ora, dopo un mese, ne sono già fuggite circa 3,6 milioni.
In precedenza, la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), accompagnata dalla segretaria di Stato Christine Schraner Burgener, ha visitato il centro dell'asilo basilese per farsi un'idea sul posto della registrazione e dell'alloggio dei rifugiati ucraini.
Secondo Keller-Sutter, essi non vorrebbero rimanere qui, bensì tornare in un'Ucraina libera. "Ma quando vedo le immagini della distruzione in Ucraina, non credo che questo accadrà presto", ha aggiunto la consigliera federale.
Oltre 13'000 rifugiati
I profughi si sono detti grati per l'aiuto della Confederazione e hanno sottolineato che non vogliono essere un peso per nessuno, ha proseguito Keller-Sutter.
Nei centri d'asilo federali sono stati accolti finora oltre 13'000 rifugiati che sono fuggiti dal conflitto ucraino, di cui più di 2'400 a Basilea.
Attualmente nelle strutture federali sono disponibili in totale circa 3'000 posti letto, ha dichiarato dal canto suo Schraner Burgener. Tuttavia la fluttuazione è elevata; è previsto che le persone accolte trascorreranno due notti nei centri d'asilo prima di essere ripartite nei vari cantoni. In questi ultimi sono disponibili fino a 28'000 posti.
Attualmente in Svizzera viene registrato circa un migliaio di rifugiati al giorno, ha precisato Keller-Sutter. La consigliera federale ha sottolineato come sia importante impedire che i profughi vengano sfruttati da trafficanti di esseri umani e che diventino così vittime una seconda volta. La tratta di esseri umani è purtroppo un fenomeno diffuso e ben noto in simili crisi.
Non basta registrare solo i nomi - «Fra qualche mese mi chiederete chi è qui in Svizzera e giustamente», ha dichiarato ancora Keller-Sutter. Secondo la responsabile del DFGP, non basta registrare soltanto i nomi, come è stato fatto in alcuni Paesi.
Nel centro d'asilo basilese la consigliera federale si è intrattenuta anche con alcuni profughi. «La maggior parte di loro sono donne e minori che - ha affermato - sono fuggiti dagli orrori inimmaginabili della guerra, lasciando, in molti casi, mariti e figli. Si tratta di persone che hanno bisogno della nostra protezione».
Per questo, il 12 marzo 2022 il Consiglio federale ha attivato lo statuto di protezione S, al fine di concedere rapidamente e senza ostacoli burocratici protezione ai profughi provenienti dall'Ucraina.
Stato maggiore Asilo - Intanto, lo Stato maggiore Asilo (SONAS), convocato dalla consigliera federale Keller-Sutter, si è riunito per la prima volta oggi. Ha stilato un bilancio della guerra in Ucraina, degli spostamenti dei rifugiati in Europa e della loro accoglienza in Svizzera all'attenzione dei rappresentanti della Confederazione e dei Cantoni, ha indicato questa sera la Segreteria di Stato della migrazione (SEM).
Il SONAS è l'organo di condotta politico-strategico della Confederazione creato per gestire situazioni particolari e straordinarie nel settore dell'asilo e della migrazione. L'obiettivo è coordinare le operazioni nei diversi settori con iter decisionali brevi, precisa ancora la SEM.