Il rischio di trasmissione della malattia si è ridotto poiché la maggior parte degli uccelli migratori se n'è andata.
Rispetto al resto d'Europa, in Svizzera si sono ammalati solo una manciata di uccelli.
BERNA - A causa del rischio ridotto di trasmettere la malattia, da domani verranno revocate le misure di protezione contro l'influenza aviaria applicate attorno a laghi e fiumi a protezione del pollame da cortile.
Il provvedimento, indica una nota odierna dell'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), si è ridotto poiché la maggior parte degli uccelli migratori ha lasciato i ricoveri invernali.
Quest'inverno, mentre l'influenza aviaria dilagava in tutta Europa, in Svizzera si sono ammalati solo pochi uccelli: in un'azienda avicola nel Canton Zurigo, sul Reno nel Canton Sciaffusa e nel Parco zoologico di Berna.
L’USAV, d'intesa con le autorità cantonali, ha immediatamente ordinato le misure di protezione necessarie ed è stato in grado di prevenire un'ulteriore diffusione della malattia. Poiché la situazione epizootica si è nel frattempo calmata, le autorità veterinarie hanno deciso di revocare le misure contro l'influenza aviaria.
Le analisi dimostrano che i casi di influenza aviaria si verificano ancora in quasi tutta Europa; ciononostante, il picco dell'attuale epidemia è stato raggiunto nella seconda settimana di gennaio 2022, e ora il numero di casi è in calo. Anche il rischio di introduzione da parte degli uccelli migratori è ridotto, dato che la maggior parte di loro ha già lasciato le zone di svernamento o ha raggiunto le aree di estivazione.
Anche se è assai improbabile che gli esseri umani vengano infettati dal virus dell'influenza aviaria, è importante seguire la seguente misura preventiva: le persone che si imbattono in carogne di uccelli selvatici sono invitate a non toccarle e di segnalare il ritrovamento agli organi di polizia o al guardiacaccia.