Berna vuole dimezzare i rischi entro il 2027, e licenzia un pacchetto di ordinanze
BERNA - A partire dal 2023, l'uso di pesticidi nell'agricoltura verrà regolato ancor più strettamente a protezione delle acque e per un'agricoltura più ecologica. L'obiettivo? Dimezzare i rischi associati all’utilizzo di tali sostanze entro il 2027.
È quanto prevede un primo pacchetto di ordinanze, approvato oggi dal Consiglio federale, che concretizza un'iniziativa parlamentare del 2019 sfociata nel 2021 nella legge federale sulla riduzione dei rischi associati all’uso di pesticidi. Questa normativa si prefigge di dimezzare i rischi associati all’uso di prodotti fitosanitari entro il 2027, precisa una nota odierna del governo.
In particolare si tratta di proteggere meglio le acque superficiali e sotterranee nonché i biotopi contro gli effetti dei prodotti fitosanitari. Una parte delle misure adottate concerne le esigenze che devono essere rispettate da tutte le aziende che ricevono, o auspicano di ricevere, pagamenti diretti.
A partire dall'inizio di gennaio 2023, i prodotti fitosanitari contenenti principi attivi a elevato potenziale di rischio non potranno più essere utilizzati. Tuttavia saranno possibili eccezioni se non esistono alternative che presentano meno rischi.
Inoltre le aziende agricole dovranno ridurre la diffusione di prodotti fitosanitari al di fuori delle particelle trattate. Per esempio dovranno lasciare una maggiore distanza tra la loro particella e le griglie di evacuazione delle acque. Infine mediante nuovi programmi di pagamenti diretti vi saranno incentivi finanziari per ridurre l’utilizzo di pesticidi sulla superficie coltiva e sulle colture speciali.
L’altro obiettivo dell’iniziativa parlamentare consiste nel ridurre le perdite di sostanze nutritive entro il 2030. L'esecutivo ha fissato un obiettivo di riduzione di almeno il 20%. Inoltre dal 2024 devono essere allestite superfici per la biodiversità specifiche almeno sul 3,5% della superficie destinata alla coltivazione. Rispetto alla proposta avanzata nella consultazione, l’entrata in vigore è rinviata di un anno - al 2024 - a causa delle ripercussioni della guerra in Ucraina sull’approvvigionamento mondiale.
In futuro, inoltre, le forniture di alimenti concentrati per animali e di concimi nonché l’immissione sul mercato e l’utilizzo di prodotti fitosanitari dovranno essere registrati e comunicati meglio.
I dati raccolti costituiranno una solida base di informazioni per il settore agricolo e la Confederazione, consentendo di migliorare la gestione aziendale e di scegliere in maniera più efficiente le misure per il conseguimento degli obiettivi ambientali.