Il Parlamento ha approvato oggi due mozioni che prevedono l'allontanamento dall'abitazione degli autori della violenza.
BERNA - Le vittime di violenza domestica devono essere maggiormente tutelate. A netta maggioranza, la Commissione degli affari giuridici del Nazionale (CAG-N) ha approvato due mozioni che prevedono l'allontanamento dal tetto famigliare degli autori della violenza.
Jacqueline de Quattro (PLR/GE) e Léonore Porchet (Verdi/VD) sottolineano che spesso sono le vittime ad andarsene per proteggere se stesse e i propri figli. In questo modo sono doppiamente penalizzate.
Le due consigliere nazionali chiedono quindi che i servizi cantonali ordinino l'immediata espulsione dell'autore del reato. Questo principio, rivelatosi efficace, è già in vigore nei cantoni di Vaud, Vallese, Ginevra, Friburgo, Giura, Neuchâtel, San Gallo, Nidvaldo e Obvaldo. Dal 2015, il numero di misure di allontanamento è decuplicato nel Cantone di Vaud.
La commissione ha anche sostenuto, con 17 voti a 6, una mozione della "senatrice" Marianne Maret (Centro/VS) e una petizione che chiede campagne nazionali per prevenire la violenza domestica, sessuale e di genere, indica una nota odierna dei servizi parlamentari.
Secondo un'indagine dello scorso novembre, il 42% delle donne e il 24% degli uomini hanno subito violenza nella loro relazione. La mozione invita la Confederazione a garantire che la popolazione svizzera nel suo complesso sia sensibilizzata e informata su questo problema. Il Consiglio nazionale aveva già adottato una mozione simile durante la sessione di marzo.
La CAG-N non ha però sostenuto l'iniziativa di Céline Amaudruz (UDC/GE) che chiedeva pene più severe se la vittima è una donna. Secondo la commissione, questa misura introduce una disparità di trattamento nel codice penale. Inoltre, non avrebbe alcun effetto preventivo.