Creditreform ha oggi annunciato che nei primi sei mesi del 2022 sono state 3'990 le aziende a chiudere i battenti
Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, l'aumento registrato è del 41%
ZURIGO - L'attesa ondata di fallimenti aziendali è arrivata: lo constata la società di informazioni economiche Creditreform, che registra un aumento del 41% delle bancarotte nel primo semestre in confronto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Nei primi sei mesi del 2022 il numero di insolvenze si è attestato a 3'990, una cifra del 10% superiore alla media del 2018 e 2019, anni pre-pandemici. Ai fallimenti per incapacità a far fronte ai pagamenti vanno poi aggiunti quelli per lacune nell'organizzazione (articolo 731b del Codice delle obbligazioni): il numero complessivo sale così a 5002 (+45% su base annua).
Le più colpite sono le aziende attive nel ramo dei servizi che, rispetto agli anni pre-crisi, registrano fino al 40% in più di chiusure. Stando agli esperti di Creditreform ciò è probabilmente dovuto anche all'elevato numero di start-up. Intanto però «la realtà sta raggiungendo coloro che in un primo tempo erano stati in grado di cavarsela con gli aiuti Covid statali», si legge in un documento di analisi. Nell'elenco dei settori più colpiti manca però un po' a sorpresa il ramo della ristorazione, dove viene osservata solo una progressione del 2% rispetto al 2018/19.
Intanto le prospettive non appaiono incoraggianti. L'aumento dell'inflazione peserà soprattutto sulle famiglie, incidendo sui consumi privati, il che potrebbe portare a una recessione. I problemi negli approvvigionamenti, l'aumento dei costi per l'energia e le materie prime, le conseguenze dell'aggressione russa all'Ucraina e il nuovo indebolimento dell'euro nei confronti del franco metteranno sempre più in difficoltà molti imprenditori. Si profila inoltre nuovamente la minaccia di nuove mutazioni del coronavirus, in particolare in autunno.
Creditreform registra però anche un calo dei fallimenti di privati nel periodo gennaio-giugno: la flessione (su base annua) è del 9% a 4222. Un'evoluzione definita sorprendente: "è possibile - ipotizzano gli esperti - che con il crescente numero di procedimenti avviati contro le imprese gli uffici di esecuzione e fallimento stiano mettendo un po' in secondo piano i dossier in arrivo concernenti i privati".
Per l'insieme del 2022 Creditreform si aspetta 9920 bancarotte aziendali (+34% in confronto al 2021) e 8450 fallimenti di privati (-3%).
ATS