L'allarme riguarda almeno 285 istituti di previdenza i cui investimenti sono stati danneggiati dal conflitto
BERNA - La situazione finanziaria delle casse pensioni si è notevolmente deteriorata nella prima metà del 2022. Lo dimostrano le ultime proiezioni della Commissione di alta vigilanza della previdenza professionale (CAV PP).
Il tasso di copertura medio è sceso al 103,4% alla fine di giugno, stando a un comunicato odierno della CAV PP. Alla fine dell'anno scorso era ancora al 118,5%, un record. Tuttavia, la Commissione relativizza precisando che l'estrapolazione tende a sovrastimare il deterioramento. Il forte aumento dei tassi d'interesse infatti non è stato preso in conto nella valutazione.
Le pressioni inflazionistiche e i conseguenti aumenti dei tassi d'interesse, nonché le incertezze geopolitiche, tra cui la guerra in Ucraina e la situazione pandemica in Cina, hanno portato a «cali in quasi tutte le categorie d'investimento», si legge nel comunicato.
Secondo i calcoli, 285 istituti di previdenza sono attualmente sottofinanziati, ha dichiarato l'autorità di vigilanza. Alla fine del 2021 erano solo 13. Il rendimento medio del patrimonio è stato pari a -12,3% nei primi sei mesi dell'anno in corso. A titolo di confronto, per l'intero 2021, il rendimento netto medio è stato dell'8%.
La CAV PP monitora la situazione finanziaria degli istituti in Svizzera. Sulla base di un'indagine annuale delle casse pensioni e di dati sull'andamento dei mercati d'investimento elabora proiezioni mensili. Nell'estrapolazione attuale sono stati inclusi 1'324 fondi pensione con un totale di bilancio di circa 831 miliardi di franchi.