La mole di lavoro sta diventando insostenibile a causa della penuria di personale qualificato
Per sopperire alla mancanza di organico spesso vengono impiegate persone che non hanno ancora concluso la loro formazione, a discapito degli insegnanti già presenti
BERNA - Penuria di personale, integrazione di bambini provenienti dalla guerra, sono molte le sfide con cui dovranno confrontarsi i maestri con l'inizio del nuovo anno scolastico. Le organizzazioni degli insegnanti nella Svizzera tedesca e francese chiedono più mezzi, finanziari e umani.
«Il nuovo anno scolastico inizia con un ulteriore aumento della penuria di personale qualificato, una situazione più o meno grave a dipendenza della regione», ha sottolineato oggi a Berna Dagmar Roesler, presidente del sindacato degli insegnanti della Svizzera tedesca (LCH).
A causa di ciò, sempre più posti vengono assegnati a personale non sufficientemente qualificato, inclusi insegnanti ancora in formazione. Nel canton Berna, 1500 maestri su 15'000 non sono abbastanza qualificati.
Il tutto porta fra l'altro a un aumento del carico di lavoro degli insegnanti più esperti, responsabili della formazione degli altri. «Sarebbe spiacevole se la mancanza di personale qualificato venisse aggravata da assenze di lunga durata dovute al sovraccarico di lavoro o a dimissioni», ha sottolineato David Rey, presidente del sindacato dagli insegnanti romandi (SER).
L'integrazione degli allievi ucraini costituisce poi un'ulteriore sfida. Proprio per questo serve che scuole e comuni ricevano sostegno finanziario - e un aumento del personale - da Confederazione e Cantoni. SER e LCH chiedono poi misure di lunga durata per attirare maggiore personale, garantendo fra le altre cose condizioni di lavoro attrattive.
I limiti del federalismo
I due sindacati sono anche tornati sull'argomento della pandemia, sottolineando i limiti mostrati dal federalismo. Proprio per questo le associazioni si dicono a favore della creazione, per le future crisi, di uno stato maggiore nazionale composto da rappresentanti di Confederazione e Cantoni. Di questo organismo dovrebbero fare parte anche rappresentanti del sistema scolastico.
Più in generale, viene sostenuta la necessita di rafforzare la coordinazione fra Cantoni in materia di formazione. I sindacati esortano quindi le autorità a creare una base legale per migliorare la collaborazione in questo senso.