Una mozione mira a vietare la distribuzione di pubblicità a tutte le bucalettere, tranne se indicato altrimenti.
Dopo la luce verde del Consiglio Nazionale, sarà ora il Consiglio degli Stati ad esprimersi. Ma il sindacato Transfair non ci sta: «Sarebbero toccati oltre 4mila collaboratori e quasi mille posti di lavoro».
BERNA - Pubblicità non richiesta? Mai più nelle bucalettere svizzere. È quanto propone la mozione della consigliera nazionale Katja Christ (Verdi liberali). Dopo il via libera del Consiglio nazionale, risalente a marzo, la palla passerà molto presto al Consiglio degli Stati. E la Posta trema.
«Ci sono migliaia di posti di lavoro a rischio», ha scritto lunedì in una presa di posizione il sindacato Transfair, partner della Posta. Già, perché se il Parlamento andrà avanti, in futuro la distribuzione di volantini pubblicitari sarà considerata automaticamente indesiderata, a meno che non venga apposto un adesivo che indichi diversamente.
Bisognerà quindi avere un «Pubblicità sì grazie» o «Pubblicità benvenuta», per riceverla. Un grosso cambiamento dall’attuale «No grazie» utilizzato per evitarla.
«C'è un rischio molto grande che il volume della pubblicità diminuisca drasticamente», afferma Transfair, «mettendo in grave pericolo i posti di lavoro delle migliaia di persone che consegnano questi volantini».
Solo all'interno della Posta, la mozione interesserebbe più di quattromila impiegati e quasi mille posti di lavoro, viene sottolineato. Per questo motivo Transfair «esorta il Consiglio degli Stati a votare contro questa proposta e a “rispedire al mittente” l’intero pacchetto».
La Posta, intanto, gioca di strategia, cercando di apportare soluzioni alternative a quanto proposto. Il gigante giallo, infatti, offre ora ai clienti la possibilità di apportare, online, delle preferenze rispetto alla ricezione della pubblicità, scegliendo ad esempio di ricevere solo quelle ritenute di interesse. L'idea è quindi che si scelga, piuttosto di rifiutare a piè pari. La Posta offre inoltre l'invio gratuito degli adesivi "Pubblicità? OK!", "I love pubblicità" o "Mi piace la pubblicità" da attaccare alle cassette postali.