Quattro assicurazioni malattia su cinque non sono trasparenti sull'aumento dei premi in arrivo con l'avanzare dell'età.
BERNA - Le casse malati fanno la corte ai giovani. Lo scopo? Spingerli a sottoscrivere assicurazioni complementari. Ma la gran parte di esse non dice che i premi, con l'età che avanza, poi aumentano vertiginosamente: il contratto rischia così di rivelarsi una trappola. Lo afferma il Beobachter, che nel numero in edicola oggi dedica un'inchiesta al tema.
Questione di trasparenza - Quattro società su cinque non forniscono informazioni esaurienti sull'aumento di prezzo calcolato quando si diventa più vecchi a chi ad esempio vuole stipulare una copertura per poter avere accesso al reparto ospedaliero privato. Non viene ad esempio menzionato il fatto che una fattura da 121,75 franchi al mese a 80 anni potrà lievitare fino a 640,40.
Ed è già troppo tardi - I clienti restano poi intrappolati: quando diventano vecchi non possono più cambiare assicurazione complementare perché nessuna compagnia li accetta (contrariamente all'assicurazione di base, dove l'accoglienza è obbligatoria).
Costi fino a sei volte più elevati - Un confronto tra i cinque maggiori fornitori mostra che gli ottantenni pagano oltre il 600% in più per lo stesso prodotto rispetto ai quarantenni. E sono pochi i clienti che lo sanno quando firmano un contratto, sostengono i giornalisti del bimensile. Delle cinque aziende, solo Helsana mette in evidenza le enormi differenze di prezzo in età avanzata.
«Premi raddoppiati. Stessa pensione» - Gli aumenti tariffari in questione possono però diventare un serio problema. Per dimostrarlo il Beobachter presenta il caso di un suo lettore 81enne, che ha mostrato gli estratti conto delle fatture degli ultimi 20 anni della sua assicurazione ospedaliera privata integrativa, con copertura infortuni e franchigia di 1'000 franchi. Attualmente l'anziano paga 3'864 franchi all'anno per il solo supplemento ospedaliero. È veramente tanto, commenta l'uomo: «I premi sono più che raddoppiati. Ma la mia pensione è sempre la stessa».
I problemi vengono a galla - «Ogni autunno molti assicurati mi contattano per problemi legati all'aumento dei premi», afferma Felix Schneuwly del servizio di confronti Comparis, citato dalla rivista. A quel punto, però, è di solito già troppo tardi. A causa dell'età, non possono più cambiare l'assicurazione complementare.
Una trappola - In passato, il rincaro dei premi con l'età era limitato, perché gli assicuratori complementari dovevano predisporre riserve per la vecchiaia. Oggi non è più così. «Pagare i premi per decenni può rivelarsi una trappola in età avanzata», sostiene l'esperto.
Più controlli? - Schneuwly critica quello che considera un gioco a nascondino praticato delle compagnie assicurative al momento della stipulazione del contratto. «Se i clienti non possono più cambiare in età avanzata, devono sapere cosa aspettarsi quando firmano il contratto». Lo specialista assicurativo chiede che l'autorità di vigilanza responsabile, la Finma, faccia rispettare l'obbligo di fornire queste informazioni al momento della sottoscrizione degli impegni. Ma, secondo la Finma, non esiste una base giuridica per farlo.
Nulla di fatto a Berna - Le Camere federali, dal canto loro, hanno discusso l'obbligo in questione, «ma alla fine non è stato possibile trovare una maggioranza nel processo parlamentare», spiega un portavoce al Beobachter.
Questione di rischio - Le compagnie assicurative sostengono che i premi più alti durante la vecchiaia sono dovuti al rischio più elevato. Helsana avverte già i giovani potenziali clienti nel calcolatore dei premi online di pagamenti mensili. Groupe Mutuel afferma che chi usufruisce di una consulenza viene messo al corrente dell'aumento dei premi in età avanzata. CSS non vede il problema: nessuno sa quanto saranno elevati i premi tra 40 anni, quindi si rinuncia a fornire una tariffa. Visana spiega di essere «lieta di fornire ai clienti informazioni sui premi da aspettarsi nella vecchiaia».
La strategia opposta - Swica, infine, trasforma la trappola dei costi degli altri in un modello di affari: per contratto, promette che le tariffe non aumenteranno più dopo i 51 anni di età, ma che i costi verranno addebitati in modo più pesante durante la gioventù.
Le domande giuste - Il Beobachter suggerisce, prima di stipulare un'assicurazione complementare, di procurarsi diverse offerte comparative e di verificarle attentamente. Prima di firmare occorre inoltre avere una risposta scritta alla domanda «Quanto paga oggi una persona di 80 anni per questo modello assicurativo?».
In passato il periodico ha messo peraltro già in discussione diverse assicurazioni integrative, mostrandone l'inutilità per il paziente e il massiccio impatto sui costi sanitari.