Il Consiglio federale si allinea alla decisione dell'Unione europea, congelando l'accordo siglato nel 2009
BERNA - Il Consiglio federale ha sospeso completamente l’accordo di facilitazione del rilascio di visti stipulato con la Russia. La decisione, che si allinea a quella presa dall'Unione europea, è stata confermata nella seduta di questa mattina.
Nei confronti dei cittadini russi sarà quindi applicata la procedura ordinaria. Già in primavera la Svizzera aveva abrogato le agevolazioni in materia di visti per alcune categorie di persone, come gli uomini d'affari russi, e l'esenzione dall'obbligo del visto per i diplomatici russi. Anche in quel caso Berna si era allineata a Bruxelles.
«È nell'interesse della Svizzera contribuire a una politica comune e armonizzata in materia di visti in Europa. In caso contrario - scrive il Consiglio federale in una nota -, manovre di elusione potrebbero generare un notevole aumento delle richieste di visti di cittadini russi presso le rappresentanze svizzere».
Per quanto concerne le ripercussioni, precisa il Consiglio federale, la sospensione non costituirà un blocco generale del rilascio di visti ai cittadini della Federazione Russa. Semplicemente, la procedura «torna a essere retta dalle regole ordinarie del Codice dei visti» e non da quelle previste nell'ambito dell'accordo di facilitazione del 2009.