Falliti, durante il test d'intrusione, 60'000 attacchi hacker.
BERNA - Nuovi passi avanti per il voto elettronico. Nessun hacker è riuscito a compromettere il sistema di voto online della Posta né a penetrare nell'urna elettronica durante il test d'intrusione organizzato dall'azienda per individuare eventuali vulnerabilità. Tutti i quasi 60'000 attacchi sono infatti falliti.
Circa 3'400 hacker "etici" di tutto il mondo hanno tentato per quattro settimane di violare il sistema, sottolinea in una nota odierna il gigante giallo, che parla di «importante passo avanti». «Constatiamo con soddisfazione che nessuno è riuscito a penetrare, il che significa che il livello di sicurezza è elevato», ha affermato, citata nel comunicato, la responsabile dei servizi di comunicazione Nicole Burth.
I pirati informatici hanno potuto prendere di mira l'infrastruttura dell'e-voting, ovvero lo scudo protettivo esterno. Inoltre hanno simulato il processo di votazione sul relativo portale con certificati elettorali fac-simile.
Nel corso del test d'intrusione non sono stati rilevati né confermati risultati di gravità media, alta o critica. Al termine della verifica, la Posta ha potuto convalidarne solo uno dei due pervenuti con una gravità bassa. Pur non riguardando nessun aspetto rilevante per la sicurezza, questa proposta migliorativa verrà attuata e all'hacker che l'ha presentata verrà consegnata una ricompensa di 500 franchi.
Dall'inizio del 2021 la versione beta dell'e-voting della Posta è al vaglio degli specialisti. Secondo quanto comunicato lo scorso aprile dalla Cancelleria federale, il sistema è migliorato sensibilmente ma presenta ancora problemi.
A seguito di questi primi rapporti, la Posta ha sviluppato ulteriormente il sistema e lo sta sottoponendo a una nuova verifica da parte di esperti indipendenti incaricati dalla Confederazione. Se tutto dovesse andare secondo i piani, il voto elettronico verrebbe messo a disposizione dei Cantoni interessati nel corso del 2023.