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Istituti di previdenza sempre più in crisi Lo evidenzia un rapporto della Commissione di alta vigilanza della previdenza professionale.
BERNA - La situazione finanziaria degli istituti di previdenza continua a deteriorarsi a causa delle persistenti turbolenze sui mercati finanziari. Il tasso di copertura media è sceso al 99,5% a fine settembre, contro il 118,5% di fine 2021.
La Commissione di alta vigilanza della previdenza professionale (CAV PP), che ha pubblicato oggi queste proiezioni, precisa che l'analisi effettuata tende a sovrastimare il peggioramento. Ad esempio, l'aumento significativo dei tassi d'interesse non è incluso nella valutazione.
Ad ogni modo «l'economia mondiale resta sotto pressione: inflazione, aumento dei tassi, guerra in Ucraina, crisi energetica, problemi nelle catene di approvvigionamento e coronavirus in Cina provocano forti fluttuazioni», secondo la commissione. Il tutto ha di conseguenza anche impatto sulla situazione delle Casse pensione.
Secondo i calcoli effettuati, 480 istituti di previdenza si trovano attualmente in una situazione di sotto-copertura, sottolinea la CAV PP. Alla fine del 2021 vi erano solamente tredici realtà in una tale posizione.
Il rendimento medio è crollato del 15,3% su nove mesi, un dato maggiore di quello fatto registrare durante la crisi del 2008 (-12,7%). L'andamento negativo concerne tutte le categorie di investimento, con azioni (-21,9%) e investimenti alternativi (-16,9%) particolarmente colpiti. Anche obbligazioni e immobili hanno però avuto andamenti negativi.
La commissione effettua un monitoraggio della situazione finanziaria delle Casse pensione in Svizzera. Sulla base di un'inchiesta annuale fra gli istituti di previdenza, oltre che di dati sull'evoluzione dei mercati, stabilisce ogni mese delle proiezioni. In totale, sono presi in considerazione i dati di 1324 istituti, con totale di bilancio di circa 831 miliardi di franchi.
