L'esecutivo ha risposto a un'interpellanza di Lorenzo Quadri, ma anche a un'interrogazione di Greta Gysin
BERNA - Sulle questioni squisitamente operative, la Posta ha il diritto di muoversi come meglio crede, anche creando 120 posti di lavoro in Portogallo. È il succo della risposta del Consiglio federale a un'interpellanza di Lorenzo Quadri (Lega-UDC/TI).
Secondo il governo, il gigante giallo ha giustificato tale passo col fatto con la carenza di informatici in Svizzera. Per questo motivo, l'azienda si affida, come molte altre aziende svizzere, a pool di talenti al di fuori della Confederazione.
Per il campus informatico a Lisbona, la Posta intende creare nuovi impieghi, non delocalizzare dalla Svizzera al Portogallo. Anzi, stando al governo, il Gigante giallo si è posto come obiettivo di creare circa 200 nuovi posti di lavoro nel settore IT in Svizzera, se le condizioni del mercato del lavoro lo permetteranno.
«Una scelta che rafforza la piazza economica»
Rimanendo sempre in tema, ma questa volta in risposta a un'interrogazione di Greta Gysin (Verdi/TI), il Consiglio federale afferma di fare già abbastanza affinché in Svizzera vengano formati più informatici. Il governo sottolinea che la carenza di queste figure professionali è un fenomeno internazionale, non solo svizzero. Il fatto che alcune imprese elvetiche spostino una parte delle attività all'estero, investendovi direttamente, non indebolisce nemmeno la nostra piazza economica.
Per rimanere competitive, infatti, le imprese svizzere devono sfruttare le opportunità offerte dalla divisione internazionale del lavoro. In questo modo si rafforza la piazza economica, con benefici sull'occupazione nel nostro Paese. Viceversa, la Svizzera trae vantaggio da numerosi investimenti diretti di imprese straniere, anche nel settore informatico.
«C'è impegno»
Benché vi sia carenza di posti di tirocinio per la formazione professionale di base di informatico AFC, non mancano i giovani interessati. Per questo i Cantoni e il settore della formazione professionale interessato si impegnano insieme per creare ulteriori posti di tirocinio e nuovi profili professionali in quest'ambito, indica il Consiglio federale.
La promozione delle nuove leve in campo informatico è anche un tema prioritario nel settore universitario. Il lavoro fatto ha dato i suoi frutti, stando all'esecutivo: tra il 2012-13 e il 2021-22 nelle università e nei politecnici federali il numero di studenti di informatica nei livelli bachelor e master è passato da 2368 a 5862 (+148%) e nelle scuole universitarie professionali da 4102 a 7008 (+71%).