L’economia cresce ma pure la popolazione (grazie anche all’immigrazione). «Il Pil aumenta, non il tenore di vita».
BERNA - Il mondo guarda alla Svizzera con invidia. Il motivo? L’economia, a prima vista, va meglio rispetto ad altre nazioni. La Confederazione ha affrontato bene la crisi finanziaria del 2008, lo shock del franco del 2015 e la pandemia. Grazie a una legislazione liberale, a un debito pubblico basso e a una politica monetaria stabile, l’inflazione è di gran lunga inferiore rispetto agli Stati Uniti e alle nazioni dell’area euro. L’analisi è stata fatta dalla “Nzz am Sonntag”.
Cresce il Pil, non il tenore di vita
Inoltre, il paese ha aumentato il suo prodotto interno lordo reale di oltre il 60% negli ultimi 30 anni: ha fatto meglio, per esempio, della Germania (40%) e del Giappone (21%).
C’è un “però”: rispetto agli altri paesi industrializzati, la Svizzera ha un elevato tasso di crescita della popolazione. Negli ultimi tre decenni, è cresciuta di circa 2 milioni, pari al 27%. Se paragonata con i principali paesi industrializzati, solo gli Stati Uniti, nazione con un’alta immigrazione, hanno una percentuale di crescita migliore (29%). In Germania, invece, siamo al 3,5%, mentre in Giappone allo 0,6%. Se si mettono in relazione i due elementi, riporta sempre la Nzz am Sonntag, la Svizzera non se la cava più così bene. «Sebbene il Pil sia in crescitaIl - commenta David Marmet, capo economista della Zürcher Kantonalbank (ZKB) - tenore di vita non è migliorato nella stessa misura».
Nessun progresso nella produttività
Una crescita basata sulla produttività sarebbe più efficiente in termini di costi e di sostenibilità ambientale. Invece, un aumento demografico elevato e sostenuto va, inevitabilmente, di pari passo con più fabbisogno energetico, un aumento delle emissioni di CO2, un maggiore utilizzo del suolo (non riproducibile) e un maggiore onere per le infrastrutture pubbliche.
Peggio di (quasi) tutti i vicini
Il Centro di ricerca economica dell'ETH (KOF) giunge a una conclusione: la crescita economica svizzera è «di tipo estensivo». Ciò ha alcune ripercussioni: il dato del Pil per occupato, per esempio, mostra come la Svizzera sia rimasta indietro rispetto agli Stati vicini appartenenti all’eurozona. Per quanto riguarda la crescita della popolazione (e il conseguente aumento della produzione dei beni e dei servizi), un fattore trainante è stata l' entrata in vigore, nel 2002, dell’accordo bilaterale sulla libera circolazione delle persone con l’Unione europea. Da allora, secondo il rapporto stilato dal governo federale, la popolazione residente permanente è cresciuta in media dello 0,9% all'anno.
Recessione per l'anno prossimo?
Le previsioni del 2023 dicono, da una parte, che la Svizzera potrà evitare la recessione grazie a un aumento del Pil dello 0,6% (Economiesuisse) o dello 0,7% (KOF). Al contempo, salirà dell’1,3% la popolazione (KOF). Il risultato, se confermate le cifre, sarà una contrazione del Pil pro capite. Quindi, un peggioramento del tenore di vita.