Settimana scorsa le Ferrovie federali svizzere hanno pubblicato un bando di concorso per poter offrire questo servizio
BERNA - In futuro, le FFS offriranno il trasferimento in taxi a tutti i passeggeri a mobilità ridotta per permettere loro di raggiungere la stazione più vicina conforme alle loro esigenze, nel caso in cui la fermata del loro luogo di residenza non sia ancora sufficientemente adeguata alle loro necessità.
Settimana scorsa le Ferrovie federali svizzere hanno pubblicato un bando di concorso sulla piattaforma online dedicata alle commesse pubbliche in Svizzera (www.simap.ch). Come hanno fatto notare le tastate di Tamedia quest'oggi, le FFS e i rispettivi partner sono alla ricerca, in tutto il territorio elvetico, di una società che fornisca loro un servizio di taxi per sopperire all'attuale lacuna.
Una gara d'appalto
Interrogate da Keystone-ATS, le Ferrovie federali svizzere hanno poi sottolineato di aver indetto la gara d'appalto a nome di Alliance SwissPass, l'organizzazione di settore che riunisce 250 imprese di trasporti pubblici. Le FFS non sono però ancora in grado di fornire informazioni in merito ai costi legati a questa soluzione provvisoria.
Le imprese interessate avranno la possibilità di inoltrare la propria candidatura entro il 22 febbraio 2023. Stando al sistema informativo, le FFS stipuleranno il contratto con il miglior offerente entro luglio di quest'anno e sarà in vigore sino alla fine del 2029.
A fine del 2023, scade il periodo di transizione per l'attuazione della Legge federale sull'eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili (LDis), che impone alle imprese di trasporto di garantire in tutte le fermate uno spazio accessibile, senza alcuna discriminazioni, a tutte le persone a mobilità ridotta. Tuttavia, secondo un recente rapporto dell'Ufficio federale dei trasporti (UFT), in circa 540 stazioni "gli adeguamenti saranno avviati solo nel 2024 o successivamente".
Nessun elogio da parte di "Inclusion Handicap"
La soluzione provvisoria annunciata oggi non ha destato grande entusiasmo da parte di "Inclusion Handicap", l'associazione mantello delle organizzazioni per disabili in Svizzera che, anzi, reputa la scelta meno inclusiva nei confronti delle persone a mobilità limitata.
Interrogata oggi da Keystone-ATS, Caroline Hess-Klein, responsabile per la divisione "uguaglianza" dell'associazione ha affermato che, optando per il trasporto in taxi, si rischia di emarginare i disabili costringendoli non solo a viaggiare da soli ma anche a cambiare mezzo, dal taxi al trasporto pubblico.
L'obiettivo della Legge federale sull'eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili è quello di permettere a tutti i viaggiatori, senza esclusioni discriminatorie, di potersi muovere in modo autonomo.