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SVIZZERAPer gli introversi, l'open space è infernale: «Bisogna tenerne conto»

23.01.23 - 19:04
Per gli introversi, il ritorno in ufficio è stato un inferno. È giusto lamentarsi degli uffici open space? Sì, per gli psicologi del lavoro.
Getty Images
Lavorare in un ufficio open space può essere molto stressante, soprattutto per le persone più introverse.
Lavorare in un ufficio open space può essere molto stressante, soprattutto per le persone più introverse.
Per gli introversi, l'open space è infernale: «Bisogna tenerne conto»
Per gli introversi, il ritorno in ufficio è stato un inferno. È giusto lamentarsi degli uffici open space? Sì, per gli psicologi del lavoro.

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

BERNA - Tornare in ufficio dopo mesi homeworking? Le persone più introverse ne hanno risentito. Su piattaforme social come LinkedIn sono infatti numerosi i lavoratori che hanno condiviso le loro esperienze, scagliandosi sul rumore eccessivo, sulle attività condivise e sul pranzo. 

A tal riguardo, il quotidiano 20 Minuti ha tastato il polso dei lettori, per capire se anche in Svizzera vi sono persone che si trovano in questa situazione. Ed è il caso: «Il continuo squillare dei telefoni mi rende molto aggressivo», «dopo il lavoro sono completamente esausto e ho mal di testa» e «ho difficoltà a concentrarmi sul lavoro a causa del rumore costante nell'ufficio open space» sono solo alcune delle testimonianze raccolte.

«Il mondo del lavoro di oggi è per molti versi allineato a persone più estroverse», afferma Norina Peier, psicologa del lavoro e delle organizzazioni. Il coronavirus ha rafforzato questo aspetto: «Durante la pandemia, le aziende si sono rese conto che le attività quotidiane possono essere gestite in modo sorprendente da casa, ma forse a scapito di creatività e innovazione. Ecco perché di recente hanno investito molto in riunioni in presenza, incontri di scambio ed eventi per promuovere la collaborazione». Per le persone che sono meno capaci di concentrarsi in ambienti rumorosi, però, questo è un problema. La sfida è ora quella di trovare il giusto equilibrio tra i due modi di lavorare. 

«Esauriscono le proprie energie»
Il problema riguarda principalmente gli uffici open space. Ma perché gli introversi ne soffrono? «Gli estroversi sono tipicamente socievoli, amano le interazioni e traggono energia dallo stare insieme», spiega la psicologa del lavoro Milena Sina Wütschert. Per gli introversi è il contrario: «Preferiscono la tranquillità, sono deliberati e molto concentrati sul lavoro e tendono a svolgere un ruolo di osservazione». Gli introversi non sono avversi alle interazioni sociali, ma esauriscono le proprie energie molto più rapidamente.

A livello di open space, «lo spazio aperto suggerisce che si è disponibili per tutti. Ma agli introversi non piace venir sempre avvicinati. Soffrono anche il rumore, e il fatto che il proprio lavoro sia perennemente sotto l'occhio di tutti i presenti».

Per Norina Peier, «i datori di lavoro sono chiamati a favorire la diversità e a fidarsi del fatto che i loro dipendenti sanno meglio di chiunque altro di cosa hanno bisogno». Se la diversità non può essere vissuta all'interno dell'azienda, quest'ultima «perde parte del suo potere innovativo».

Un "galateo" dell'ufficio?
Secondo Wütschert, si potrebbe andare incontro agli introversi istituendo una sorta di galateo dell'ufficio: «È necessario creare regole comuni e tenerne conto». Invece di pianificare solo zone di incontro, è necessario prevedere anche zone tranquille, come contrappeso.

Oltre a ciò, se non si tiene conto in egual misura delle esigenze di tutti i dipendenti, c'è il rischio di danni alla salute, sia per gli introversi che per gli estroversi. Per la psicologa del lavoro, la gestione dei confini diventerà importante in futuro: «Dovremmo prendere spunto dal libro degli introversi. Ciò significa essere fedeli a se stessi, sapere di cosa si ha bisogno e imparare a dire di no». «Altrimenti, un esaurimento si sviluppa molto rapidamente».

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