Un'impresa di costruzioni, la Marti AG, chiede 225'000 franchi alla Città di Berna
BERNA - Continuano a far discutere le conseguenze del disastro finanziario legato alla gara di Formula E svoltasi a Berna nel 2019. La città sta affrontando una battaglia legale che potrebbe avere conseguenze sull'intero panorama degli eventi in Svizzera.
Poco dopo la competizione, la società organizzatrice (Swiss E-Prix) era fallita, lasciando le aziende che avevano lavorato per l'evento con un pugno di mosche.
Fra queste figura l'impresa di costruzioni Marti AG che, come riportano oggi le testate del gruppo Tamedia, ha dovuto mettere di tasca propria 225'000 franchi. L'azienda vuole ora riscuotere questo denaro dalla città di Berna, in quanto proprietaria delle strade, dato che non può farlo dagli organizzatori.
Inutile dire che Berna non ne vuole sapere. «Un organizzatore assegna contratti a terzi e la città dovrebbe esserne responsabile? Non possiamo assumerci la responsabilità di qualcosa che non abbiamo firmato», dichiara Reto Nause, municipale di Berna, in un'intervista concessa a Tamedia.
Una vittoria di Marti AG in tribunale, secondo Nause, rappresenterebbe un colpo di grazia per Berna come sede di eventi, quali ad esempio il Tour de France, ma anche il circo: «Per ogni appuntamento che richiede lavori sul suolo cittadino, le imprese edili potrebbero ritenere la città responsabile».
Per Nause, Berna «si vedrebbe costretta a concedere il permesso a questi eventi solo con la massima cautela, perché i rischi finanziari sarebbero notevoli. Stiamo parlando - ricorda - potenzialmente di 1000 eventi, per i quali dovremmo valutare singolarmente se l'organizzatore potrebbe fallire o meno».