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SVIZZERASette nuove specie di coregoni identificate in Svizzera centrale

03.02.23 - 15:33
Il team di Oliver Selz e Ole Seehausen dell'EAWAG ha studiato i caratteri morfologici e genetici di diversi laghi della Svizzera centrale.
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Fonte Ats
Sette nuove specie di coregoni identificate in Svizzera centrale
Il team di Oliver Selz e Ole Seehausen dell'EAWAG ha studiato i caratteri morfologici e genetici di diversi laghi della Svizzera centrale.

DÜBENDORF (ZH) - Biologi dell'Istituto federale per l'approvvigionamento, la depurazione e la protezione delle acque (EAWAG) hanno identificato dieci specie di coregoni nel bacino della Reuss. Sette sono descritte per la prima volta quali specie a sé stanti, di cui due grazie alle collezioni museali.

Il team di Oliver Selz e Ole Seehausen dell'EAWAG ha studiato i caratteri morfologici e genetici di diversi laghi della Svizzera centrale per attualizzarne la tassonomia. I ricercatori hanno constatato che quasi ogni specchio d'acqua aveva il suo proprio "Albeli" e il suo proprio "Bodenbalchen", nomi comuni dati a questi pesci.

In precedenza, l'"Albeli" del lago di Zugo e quello dei Quattro Cantoni erano stati inclusi nella stessa specie (Coregonus zugensis), mentre i Balchen di vari laghi della Svizzera interna che depongono le uova vicino al litorale erano stati tutti fatti risalire alla specie Coregonus suidteri.

I nomi latini di queste specie sono ora state attribuite all'Albeli scomparso dal lago di Zugo e al Balchen del lago di Sempach, indica l'EAWAG in una nota odierna. L'Albeli del lago dei Quattro Cantoni è stato di recente denominato C. muelleri in omaggio al biologo e specialista dei coregoni Rudolf Müller (1944-2023).

Nei laghi prealpini, almeno 35 specie di coregoni sono apparse dalla fine delle ultime glaciazioni, il più delle volte con una presenza di due o più in ciascun lago.

Durante l'eutrofizzazione della seconda metà del XX secolo la Svizzera ne ha perse un terzo. Molte specie scomparse sono note ai ricercatori soltanto grazie alle collezioni come quella realizzata prima dell'eutrofizzazione dal naturalista Paul Steinmann e oggi gestita dal Museo di storia naturale di Berna.

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