Per la fondazione occorre inoltre aumentare i prezzi delle bevande alcoliche.
LOSANNA - Dipendenze Svizzera chiede il divieto di vendita di alcol nei negozi, durante la notte, in tutto il Paese.
Da quando hanno introdotto la misura, i cantoni di Ginevra e Vaud hanno registrato una diminuzione del 30% dei ricoveri per intossicazione da alcool, rileva la Fondazione nel suo "Panorama svizzero delle dipendenze 2023", pubblicato oggi. Un calo particolarmente marcato si registra fra i più giovani.
A Ginevra il divieto di vendita è valido dalle 21 alle 7 del mattino ed è in vigore dal 2005. Vaud ha seguito l'esempio nel 2015, con un divieto di vendita dalle 21 alle 6, fatta eccezione per il vino.
Oltre al divieto di vendita nelle ore notturne, Dipendenze Svizzera chiede un aumento generale dei prezzi delle bevande alcoliche.
Una volontà popolare? - Il Consiglio degli Stati era favorevole a un divieto in tutta la Svizzera, ma il Consiglio nazionale vi si è opposto. La revisione della legge sull'alcool era poi stata abbandonata alla fine del 2015.
Per Dipendenze Svizzera, c'è una discrepanza fra Parlamento e volontà popolare, in particolare per quanto concerne l'alcol. La Fondazione fa riferimento alla scelta chiara dei membri delle cooperative Migros di non autorizzare la vendita di alcolici nei negozi del gruppo.
Secondo un sondaggio dell'Ufficio prevenzione infortuni (Upi), la maggioranza della popolazione si opponeva alla revoca del divieto della vendita di alcool sulle aree autostradali, approvata dal Parlamento nel 2017 ed effettiva dal 2021.
Dipendenze Svizzera indica inoltre che in diversi Paesi europei è stato introdotto un sistema con presentazione automatica di un documento d'identità e ambisce a un modello simile anche in Svizzera.
Contro le sigarette elettroniche - Oltre all'alcol, Dipendenze Svizzera reclama una miglior protezione della gioventù attraverso un aumento del prezzo delle sigarette elettroniche usa e getta (puff bar).
Per quanto concerne la dipendenza dai giochi d'azzardo nei giovani, Dipendenze Svizzera suggerisce d'introdurre dei limiti alle spese. Queste ultime non dovrebbero venir fissate dall'operatore, ma essere applicate a tutti i giochi perché le persone dipendenti sono spesso presenti su diverse piattaforme.
I limiti di spese, propone la Fondazione, potrebbero essere controllati grazie a carte da giocatore nominative valide in tutto il Paese.
Preoccupazione per la cannabis - La percezione dell'opinione pubblica sta cambiando in merito al tema cannabis, constata Dipendenze Svizzera. Una tendenza seguita anche dal Parlamento, che ha accettato diversi interventi relativi a progetti pilota che fanno temere alla Fondazione la nascita di una vera e propria industria in questo campo, con tutti i rischi che ne derivano. Per Dipendenze Svizzera non bisogna ripetere gli errori commessi con alcol e tabacco.
La distribuzione regolamentata di cannabis nelle farmacie è iniziata a fine gennaio a Basilea. Il progetto pilota, il primo in Svizzera, mira a studiare gli effetti sulla salute della distribuzione legale di prodotti a base di canapa THC.