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Il rendimento medio, al netto delle spese, si è attestato al 2,6%.
ZURIGO - Gennaio positivo per le casse pensioni svizzere: stando a un'analisi periodica di UBS il rendimento medio, al netto delle spese, si è attestato al 2,6%.
Per quanto riguarda le singole classi d'investimento, sul risultato hanno influito in particolare le azioni svizzere (+5,8%) ed estere (+6,9%), nonché in misure minore le obbligazioni elvetiche (+2,2%) e quelle straniere (+2,7%). Così emerge dalle tabelle pubblicate oggi dall'istituto. Un risultato inferiore - comunque positivo - è stato generato dagli immobili (+0,3%).
Nel periodo in rassegna, l'istituto di previdenza più ispirato ha conseguito un rendimento del +4,1%, quello meno accorto (o fortunato) +0,5%. In entrambi i casi si trattava di piccole cassa con patrimoni amministrati di meno di 300 milioni di franchi.
«Dopo un 2022 difficile, i mercati azionari globali hanno iniziato il nuovo anno in modo dinamico», affermano gli esperti di UBS. Il quadro fondamentale rimane comunque caratterizzato da un rallentamento economico, da un'inflazione elevata e da una politica monetaria restrittiva.
Se si prende come riferimento il 2006 - l'anno in cui UBS ha cominciato a fare i calcoli in questo campo - la performance delle casse pensioni è stata del 65%. Va in questo ambito notato che il 2022 (rendimento -9,6%) è stato il secondo anno peggiore dopo il 2008 (-12,8%).
