Sta facendo discutere la violenta aggressione verificatasi domenica alla stazione centrale di Zurigo.
ZURIGO - Picchiata selvaggiamente senza alcuna ragione. Una donna di 55 anni è stata brutalmente aggredita da un 26enne domenica sera alla stazione di Zurigo. I due non si conoscevano. L'uomo ha inoltre preso a pugni e calci una 16enne accorsa in aiuto.
Dopo i fatti, in stazione i passanti si dicono profondamente scioccati. Ma per molte donne quanto successo non è sorprendente: «Sono spesso in giro nel cuore della notte perché lavoro in una discoteca. A volte in stazione si creano situazioni spiacevoli quando ci sono gruppi di uomini», racconta a 20Minuten Sophie, 21 anni.
Anche la sua collega Nova (20) si sente a disagio in Hauptbahnhof durante la notte: «È già capitato che degli uomini mi seguissero», racconta. «Io mi assicuro di stare sempre vicino a persone dall'aria affidabile, cosa che possano vedermi e aiutarmi in caso di emergenza». Anche N.T.* (24 anni) ha avuto esperienze simili: «Sono stata avvicinata da uomini. Come misura di sicurezza, in queste situazioni attivo la geolocalizzazione e la condivido con tre persone così che possano vedere in ogni momento la mia posizione in tempo reale. Inoltre, quando ho paura, parlo al telefono con amici o con mia sorella».
«Violenza in aumento» - M.R.* (20 anni) ha un allarme sul portachiavi come misura di sicurezza. In caso di emergenza, spiega, l'allarme può essere attivato e funge da sirena, emettendo un suono molto forte.
La polizia cantonale di Zurigo ha intanto dichiarato di aver notato un aumento delle liti alla stazione di Zurigo negli ultimi mesi. Per questo motivo nelle ultime settimane la presenza della polizia è aumentata. Anche le persone che lavorano all'HB riferiscono di un aumento della violenza: «Vedo spesso delle liti», afferma V.C., dipendente di una panetteria.
«Servono più poliziotti» - Dal canto suo Camille Lothe, presidente dell'UDC della città di Zurigo, definisce «inadeguata» la situazione della sicurezza alla stazione centrale. «Ma non solo all'HB, anche sul Lungolago non mi sento al sicuro da molto tempo». Uno dei motivi, secondo Lothe, è il fatto che è diventato di moda portare con sé un coltello: «Questo aggrava la situazione di tensione in città». La polizia, sottolinea Lothe, «sta facendo del suo meglio con le risorse a sua disposizione. Occorre però più personale per garantire sicurezza alla popolazione».
Di tutt'altra opinione Simon Meyer, co-presidente dei Verdi di Zurigo, che invece dice di sentirsi a suo agio in città e in stazione, anche di notte. «Oggi le donne tornano a casa da sole dalla Langstrasse a tarda notte. Dal mio punto di vista, Zurigo è diventata più sicura». Meyer afferma di non voler minimizzare il brutale crimine verificatosi domenica sera, ma non ritiene che una maggiore presenza della polizia sia la soluzione.
Tentato omicidio - Intanto l'eritreo di 26 anni è indagato per tentato omicidio. Il Ministero pubblico del canton Zurigo ha precisato che nei suoi confronti è stata chiesta la detenzione preveniva.