Il colosso petrolifero ha concluso oggi l'accordo per il rilevamento completo di evpass, i cui terminali sono presenti nel 33% dei comuni
BAAR - Shell fa un passo verso l'elettrico. Si è concluso oggi l'accordo per il rilevamento completo di evpass, la più grande rete di terminali di ricarica per veicoli elettrici in Svizzera - presente in tutti i cantoni e nel 33% dei comuni-, da parte del gigante petrolifero. In questo modo, Shell è ora titolare di tremila nuove postazioni, oltre a quelle Shell Recharge e ubricity.
«Per molti il passaggio a un'auto elettrica è connesso alla possibilità di trovare sufficienti punti di ricarica», commenta Hasan Haybat, responsabile del settore delle stazioni di servizio Shell. «Vogliamo promuovere la svolta nella mobilità rendendo più facile alle persone compiere il passo verso una mobilità rispettosa del clima. Questa acquisizione è un elemento importante in questo senso e un'ulteriore testimonianza della nostra volontà di diventare entro il 2050 un'azienda energetica a emissioni zero nette».
A livello mondiale, viene spiegato in una nota, Shell si prefigge di creare oltre 500mila punti di ricarica entro il 2050 e oltre 2,5 milioni entro il 2030. In Europa, Shell Recharge offre già l'accesso a una rete di circa 300mila punti di ricarica pubblici attraverso la sua rete pubblica e gli accordi di roaming.