La carenza di alloggi? «Difficilmente può essere evitata», scrive Credit Suisse. Ecco spiegati i motivi.
ZURIGO - Se in Svizzera mancano alloggi non è colpa dei rifugiati ucraini. Ne è convinta Fredy Hasenmaile, capo-economista del settore immobiliare presso Credit Suisse che, invitando a costruire di più, crede che il problema legato alla penuria di soluzioni abitative dipenda in particolare dalla pianificazione del territorio, come spiegato in una intervista pubblicata oggi dal Tages-Anzeiger.
D'altronde, proprio Credit Suisse, nel suo ultimo studio ha rilevato che «la mancanza di alloggi difficilmente potrà essere evitata». In alcune città gli spazi abitativi già scarseggiano, soprattutto a Zurigo e Ginevra. Anche Raiffeisen si è già espressa al riguardo parlando di un' «inarrestabile tendenza nella direzione della carenza di alloggi».
Tutto ciò ha inevitabilmente conseguenze e porta a tensioni sociali, come la recente notte di disordini a Zurigo, o l'occupazione di case e alberghi. A Lucerna la sinistra vuole espropriare i proprietari delle case sfitte. Ma perché c'è questa carenza di appartamenti?
La popolazione sta crescendo
Presto le persone che vivono in Svizzera raggiungeranno quota nove milioni. Secondo l'Associazione Svizzera degli inquilini, il nostro Paese dipende da lavoratori qualificati provenienti dall'estero, che hanno bisogno di un posto dove vivere.
L'attività di costruzione diminuisce
Dal 2018 le concessioni edilizie e le domande di costruzione sono diminuite notevolmente. Secondo UBS, nella Svizzera centrale, nei cantoni di montagna e nella Svizzera occidentale si sono più che dimezzate.
Aumenta la burocrazia
I processi di approvazione per i nuovi appartamenti stanno diventando più lunghi. In media servono quasi 230 giorni, 20 in più rispetto al 2019 e 40 in più rispetto al 2015. Secondo UBS, ciò riduce l'incentivo a costruire.
La legge sulla pianificazione territoriale frena
Il numero di progetti edilizi con almeno 50 appartamenti è diminuito: secondo UBS, nel 2018 erano previsti 180 progetti di questo tipo, rispetto ai 114 del 2022. Ciò è una conseguenza della revisione della legge sulla pianificazione del territorio, spiega Credit Suisse.
La complessità della densità edilizia
L'edilizia ad alta densità è complessa: i tribunali stanno interpretando in modo più rigoroso regolamenti che riguardano ad esempio la protezione dal rumore, e i processi di approvazione si fanno più complicati, afferma Credit Suisse.
Aumentano i costi di costruzione
Nel 2022, i ritardi nelle consegne dei materiali e l'aumento dei costi hanno rallentato l'attività di costruzione, continua UBS, che parla di una «scarsa offerta di appartamenti almeno fino alla fine del 2024».
Il tasso d'interesse sale
«La Banca nazionale svizzera ha già alzato più volte il tasso guida, il che ha reso le ipoteche più costose e gli investimenti edilizi meno attraenti», afferma Markus Meier, direttore dell'Associazione svizzera dei proprietari fondiari. Di conseguenza, negli ultimi mesi il settore immobiliare ha perso parte della sua attrattiva come investimento immobiliare.
Molte obiezioni
Meier stima che nella sola città di Zurigo potrebbero essere costruiti in un colpo solo circa 2.000 appartamenti se i relativi progetti non fossero bloccati da normative o obiezioni eccessive in riferimento alla normativa sulla protezione dal rumore.
Alto tasso di appartamenti sfitti
Se il tasso di sfitto è elevato, l'incentivo a costruire nuovi appartamenti diminuisce. Così sta accadendo nelle regioni che avevano un tasso di posti sfitti di oltre il 2% all'inizio del 2018. Il numero di domande di costruzione in queste aree è diminuito di quasi il 40%, pari a circa 7.000 appartamenti, dal 2018 al 2022, stando a UBS.